Il padre di Ilaria Salis si commuove a Monte Sole: “Le sarebbe piaciuto essere qui”

Sul palco anche le lavoratrici della Perla: “Ci hanno privato degli stipendi ma non della nostra dignità”

Monte Sole (Bologna), 25 aprile 2024 – Roberto Salis (video) trova la solidarietà di Monte Sole e si commuove. “Candidandosi al Parlamento Europeo mia figlia Ilaria non fugge da un processo – spiega Salis – ma chiede vi sia un processo giusto. E’ una donna che ha sempre affrontato le ingiustizie, ma battaglia legale in Ungheria è praticamente impossibile, basti pensare che le carte processuali non sono mai state tradotte in italiano”.

Roberto Salis e le lavoratrici della Perla a Monte Sole (foto Ansa)
Roberto Salis e le lavoratrici della Perla a Monte Sole (foto Ansa)

E ancora, prosegue il genitore dell'insegnante di 39 anni di Monza, detenuta da 13 mesi in Ungheria: “Questi momenti di solidarietà sono molto importanti per Ilaria ma anche per me, perché l'azione che stiamo portando avanti richiede tanta forza. A lei piacerebbe essere ovunque tranne che in quella cella, ma le piacerebbe essere qui perché è una antifascista convinta e credo che il posto migliore sarebbe Monte Sole e Marzabotto”.

Al termine del suo intervento, Roberto Salis, citando anche il libro di Leoandro Sciascia ‘Il giorno della civetta’ ha sottolineato come "Ilaria sia scesa in fondo al pozzo, la verità e cioè qual è la parte giusta della storia, lo sapeva anche prima di andare in Ungheria, anche meglio di me, di molti altri e sicuramente dei nazisti contro cui è andata a manifestare. Non è più possibile andare oltre. Ilaria in fondo al pozzo c'è stata, anche troppo, e adesso bisogna tirarla fuori di lì", è il suo appello.

Il ‘pratone’ del Poggiolo non fa mancare gli applausi in un 25 aprile dove ancora una volta le 154 persone uccise a Casaglia di Caprara diventano il simbolo di quanto i deboli abbiano bisogno della giustizia per non essere travolti dai soprusi.

Sul palco anche Maurizio Landini e la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi. E anche un drappello di lavoratrici della Perla che su quello stesso palco hanno portato tutta la loro dignità rifiutando ogni elemosina di Stato, ma chiedendo che sia salvaguardata la loro professionalità, per chi come Ilaria Salis sta affrontando una detenzione degradante, o per tutti quelli che vivono le conseguenze di una guerra che non hanno voluto.

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