Budrio, presi vandali del presepe, sono 4 minorenni

"Ci volevamo soltanto divertire", la giustificazione. I genitori dei ragazzini della baby gang convocati in caserma dai carabinieri

Una delle statue del presepe distrutte dalla baby gang

Una delle statue del presepe distrutte dalla baby gang

Budrio (Bologna), 10 gennaio 2018 - Prima è toccato alla scultura in legno del pastore, poi al bue e, infine, non hanno risparmiato neanche le mani di Gesù Bambino. Oltraggio dopo oltraggio, pensavano di averla fatta franca i quattro minorenni colpevoli degli atti vandalici ai danni del presepe itinerante, ma avevano dimenticato le telecamere installate dal Comune in tutta via Bissolati. Le forze dell’ordine, infatti, hanno visionato le registrazioni della videosorveglianza e riconosciuto, senza ombra di dubbio, i volti dei vandali. Per i quattro minorenni è scattata quindi la denuncia per danneggiamenti.

Le opere in legno erano state realizzate dallo scultore Marcello Magoni. Già qualche anno fa, l’artista era stato costretto a un ‘blitz’ per riparare le statue danneggiate sempre dai vandali. Con le ultime festività, però, i teppisti si sono spinti oltre: ogni volta che il sindaco Maurizio Mazzanti, e il vice Luca Capitani puntavano l’indice (con i loro post sui social) sui danneggiamenti ad opera dei vandali, i ragazzini tornavano sul ‘luogo del delitto’, continuando a distruggere la Natività itinerante. Quasi come se volessero sfidare il primo cittadino e gli abitanti di Budrio. A rendere ancora più triste la vicenda, la motivazione degli atti teppistici: "Ci volevamo soltanto divertire, non volevamo fare male a nessuno", si sarebbero così giustificati i minorenni.

Di sicuro, a ogni incursione i vandali lasciavano le statue in pezzi, con il legno di pregio disseminato sotto i portici, incuranti dello sforzo dell’artista e dell’iniziativa che coinvolgeva l’intera comunità. Non immaginavano i teppisti che sulle loro tracce ci fossero i carabinieri della stazione di Budrio: i militari stavano indagando da settimane e soltanto perché si tratta di minorenni ci stanno andando con i piedi di piombo.

La notizia delle denunce, infatti, non è arrivata dagli uomini dell’Arma, chiusi nel più assoluto riserbo, ma dalle famiglie stesse che sono state chiamate in caserma a rendere conto del comportamento dei loro figli. I genitori dovranno rispondere dei danni arrecati dai ragazzini alle statue: si parla di vere e proprie opere dell’ingegno di Magoni. Un artista conosciuto e apprezzo in Italia e non solo.

Il sindaco Maurizio Mazzanti, sempre molto attivo sui social, aspetta di parlare con le forze dell’ordine prima di scrivere qualcosa. Non mancherà di sicuro di biasimare i vandali e di complimentarsi con i tutori dell’ordine: "Mi giunge notizia che sono stati individuati i teppisti – sottolinea –. Aspetto che mi giunga la conferma dai da carabinieri della stazione di Budrio. Sapevo che stavano indagando e ho molta fiducia nel lavoro dei gli uomini dell’Arma, che sono un punto di riferimento per i nostri cittadini. Ritengo disdicevole arrecare danni al patrimonio pubblico e mi dispiace che questi gesti siano commessi dai giovani. È infatti un insuccesso di tutti quando dei ragazzi si macchiano di atti disdicevoli. Vandalizzare il patrimonio pubblico che appartiene all’intera cittadinanza, è un gesto che va sempre condannato".

Il presidente dell’associazione Amici di Davide Fabbri, Augusto Morena ritiene giusto denunciare e quindi punire questi ragazzi: "S’inizia dagli atti vandalici, poi purtroppo si va oltre".

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