Uccisa a San Pietro in Casale, caccia alle armi

Claudio Villani avrebbe indicato il punto in cui le ha buttate. Si tratta di un canale irriguo dalle parti di Massafiscaglia, che verrà prosciugato per le ricerche

L’hotel dove ha trovato la morte Barbara Fontana (Ansa)

L’hotel dove ha trovato la morte Barbara Fontana (Ansa)

Bologna, 13 agosto 2016 - Chiudere un tratto di fiume, utilizzando il sistema di chiuse esistente per passare al setaccio quei fondali, alla ricerca del coltello e del punteruolo usati per il delitto di Barbara Fontana. Agiranno così, nelle prossime ore, i carabinieri dopo che le prime ricerche non hanno dato l’esito sperato. Quei due oggetti, infatti, non sono ancora stati trovati. Claudio Villani, il 56enne ferrarese presunto autore del brutale omicidio della 47enne, resta comunque in carcere, alla Dozza. Nei due interrogatori a cui è stato sottoposto si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere.

Però, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti e dall’esame autoptico, la donna – molto probabilmente drogata perché non ci sono segni di difesa – è stata colpita una quarantina di volte, tre delle quali con un coltello monolama e il resto con un punteruolo o un cacciavite, nella stanza dell’hotel Melograno di San Pietro in Casale presa in affitto dallo stesso Villani.

Dei 40 colpi, solo 8-9 sono profondi, tutti gli altri sono superficiali. E delle tre coltellate, ben due sono penetranti. Nei primi attimi in cui fu sottoposto a fermo, Villani avrebbe indicato agli inquirenti un punto geografico preciso in cui aveva gettato il coltello e, presumibilmente, anche il punteruolo. Un tratto di fiume a Massafiscaglia, ma fino a oggi le ricerche sono state infruttuose. Il problema è il fondo melmoso del canale che potrebbe aver imprigionato le due armi da taglio. Occorrerà quindi battere palmo a palmo quel canale, chiudendone i diversi tratti tramite le chiuse gestite da un consorzio ferrarese.

Nel frattempo proseguono gli accertamenti su altri possibili delitti che potrebbero vedere come unico autore proprio Villani. I carabinieri hanno diffuso una foto recente dell’uomo sollecitando le possibili vittime di violenza a farsi avanti e a denunciarlo. Il giorno del delitto di Barbara Fontana, Villani non avrebbe potuto in alcun modo trovarsi in quell’albergo: è sottoposto alla misura dei domiciliari perché ritenuto l’autore di una rapina ai danni di una prostituta. Proprio su quel mondo, quello delle escort e delle possibili violenze subite anche sotto narcotici, gli inquirenti stanno puntando i riflettori. Nelle disponibilità di Villani sono stati trovati alcuni sedativi (Tavor) regolarmente prescritti dal medico, ma sarà l’esame tossicologico sulla 47enne ad avere l’ultima parola. Villani, inoltre, non risultava aver mai avviato alcun percorso di cura specialistico.

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