Ospedale Rizzoli all'avanguardia, ecco la nuova Tac contro i tumori

Lo strumento permetterà di individuare più facilmente 'corpi estranei' e lesioni. Inaugurato anche il reparto di Chirurgia protesica VIDEO Il taglio del nastro

L'inaugurazione della nuova tac all'ospedale Rizzoli (foto Schicchi)

L'inaugurazione della nuova tac all'ospedale Rizzoli (foto Schicchi)

Bologna, 12 settembre 2014 - Meno disagi per i pazienti e la possibilita' di individuare piu' facilmente tumori e lesioni dell'apparato muscoloscheletrico. Servira' a questo la risonanza magnetica "3 Tesla" (video), presentata questa mattina al Centro di ricerca dell'ospedale Rizzoli di Bologna.

Come spiega il direttore scientifico dell'ospedale, Francesco Antonio Manzoli, "la '3 Tesla' crea immagini tridimensionali ad altissima definizione, utilizzando un campo magnetico invece di radiazioni ionizzanti. Inoltre ha un tunnel molto ampio, circa 70 centimetri, e piu' corto che aiutera' a diminuire il senso di claustrofobia. Questa macchina garantisce la sicurezza del paziente e permettera' di fare grandi passi avanti nello studio dei tumori delle parti molli".

Soddisfatto anche il direttore generale del Rizzoli, Giovanni Baldi, secondo cui "la '3 Tesla' e il nuovo reparto di Chirurgia protesica e dei reimpianti di anca e ginocchio, che inauguriamo oggi, sono la prova della nostra capacita' di progettazione". Baldi precisa che "la ristrutturazione del reparto, che funziona gia' da fine agosto, e' costata 880.000 euro, mentre per la '3 Tesla', cofinanziata in parti uguali dal ministero della Salute e dalla Regione Emilia-Romagna, sono stati spesi 2.400.000 euro".

Presente anche il rettore dell'Universita' di Bologna Ivano Dionigi, secondo cui "salute e istruzione sono indici del livello di civilta' di un Paese. Per questo in Italia bisogna puntare, oggi piu' che mai, su questi due settori". Gli fa eco, in chiusura, l'assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti, che ricorda che "in questi anni di crisi, il Rizzoli ha offerto un servizio di grande qualita'", ma dice anche che "per continuare cosi', serve una politica sanitaria nazionale chiara, non si puo' essere in balia delle leggi di stabilita'".

(Fonte Dire)

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