San Giovanni in Persiceto, sindaco rifiuta di celebrare le nozze gay

Lorenzo Pellegatti rifiuta l’applicazione della legge sulle unioni civili. Pd all’attacco con Sergio Lo Giudice: “Ne risponderà nelle sedi opportune”

Il sindaco di Persiceto Lorenzo Pellegatti

Il sindaco di Persiceto Lorenzo Pellegatti

San Giovanni in Persiceto (Bologna), 4 novembre 2016 - «La giunta comunale di San Giovanni in Persiceto ha preso la decisione di non officiare le unioni civili di coppie dello stesso sesso». A parlare è il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, che replica alle accuse rivoltegli dai senatori Pd Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice. I parlamentari sono infatti intervenuti in merito alla denuncia avanzata dal consigliere di minoranza del Pd, Francesco Furlani. Furlani con una interpellanza ha chiesto il perché a Persiceto non ci fossero state unioni civili nonostante le richieste. «Mi preme precisare che non impediamo a nessuno di unirsi civilmente – continua Pellegatti -. E mi risulta che già due donne stiano organizzando le celebrazioni in forma privata. Ma come giunta abbiamo deciso di tenere la linea di non officiare questo tipo di unioni civili». Di diverso avviso sono però i senatori che rincarano la dose. «Pellegatti – continua Lo Giudice – da mesi sta facendo melina, visto che si possono adottare disposizioni transitorie. Permettere a una coppia dello stesso sesso di  avere accesso a quanto previsto dalla legge 76 del 2016 non è un optional, ma un preciso dovere a cui il primo cittadino, in quanto ufficiale di stato civile su delega del Governo, non può sottrarsi. Ogni ulteriore dilazione significherebbe una violazione dei suoi doveri d’ufficio». E i senatori dem ricordano: «Ci sono coppie a Persiceto in attesa da molte settimane di una risposta che non arriva. Se Pellegatti non intende applicare una legge dello Stato ne risponderà nelle sedi deputate».

«Nel luglio scorso – continua Furlani – il sindaco aveva dichiarato alla stampa che nel giro di qualche settimana, sentita la giunta, avrebbe preso una decisione su come muoversi su questo tema quanto mai attuale, considerato che sono già pervenute un paio di richieste nel nostro Comune di cui una addirittura a metà settembre e alla quale non è mai stata data risposta. Pellegatti - conclude il consigliere – ha tirato in ballo la mancanza dei decreti attuativi e il fatto che essendoci solamente un paio di richieste non vede urgenze».

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