Scontri a Bologna, il Cua prova entrare al 36 ma trova chiuso

I ragazzi volevan “ripulire e sistemare”. L'Ateneo: non si riapre. Nuovo incontro alle 17

Le proteste davanti al 36 dei giorni scorsi (Schicchi)

Le proteste davanti al 36 dei giorni scorsi (Schicchi)

Bologna, 13 febbraio 2017 – Sono arrivati alle 9, come avevano annunciato su Facebook, per «pulire e sistemare» la biblioteca di Discipline umanistiche di via Zamboni 36 a Bologna, occupata e poi sgomberata giovedì. Ma i circa 30 studenti del Collettivo universitario autonomo (e altri che hanno precisato di non far parte del collettivo) hanno trovato il portone chiuso, con tanto di cartello in cui l’Università annuncia che «oggi non sarà effettuata alcuna risistemazione della biblioteca».

A quel punto gli studenti si sono spostati al 32 per parlare con la presidente della biblioteca Francesca Tomasi, strappando un incontro per le 17, in cui, fanno sapere, «chiederemo di poter entrare in biblioteca per sistemarla e riprendere zaini e altre cose rimasti lì dopo lo sgombero». Il tutto si è svolto senza incidenti: i ragazzi non hanno tentato di entrare al 36, e le camionette delle Forze dell’ordine che nel frattempo erano arrivate in piazza Puntoni non si sono mosse da lì. Davanti alla biblioteca era presente anche un gruppo di studenti ‘anti-Cua’, che sostengono di aver avuto, dall’Ateneo, l’autorizzazione a pulire la biblioteca, che sarebbe stata revocata «quando il Cua ha annunciato l’iniziativa di questa mattina».

In un nota l'Alma Mater ringrazia: "L'Ateneo ha accolto con grande favore l’offerta di moltissimi studenti di dare una mano a rimettere in sesto i locali danneggiati della Biblioteca di Discipline Umanistiche - scrive -. Si tratta di un gesto generoso e responsabile. Tuttavia, al momento, non è possibile per motivi di sicurezza fare accedere studenti e studentesse all'interno della struttura. Nell'attesa di ripristinare il servizio, l'Ateneo si sta adoperando per riattivare il prestito dei volumi custoditi nella Biblioteca avvalendosi del supporto di alcune biblioteche vicine".  

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