Bologna, la scuola materna comunale resta gratis

Fumata bianca nell'incontro tra la Giunta e i sindacati

Bologna, la scuola materna comunale resta gratis (foto archivio StudioSally)

Bologna, la scuola materna comunale resta gratis (foto archivio StudioSally)

Bologna, 14 dicembre 2017 - Fumata bianca dal confronto tra Cgil-Cisl-Uil e Comune sulla delibera che abrogava la gratuità delle scuole dell’infanzia e introduceva la tariffa di frequenza sempre per le materne comunali. Al termine dell'incontro a Palazzo D'Accursio è stato firmato un verbale d'incontro che, di fatto, reintroduce la gratuità per le materne comunali e consente all'Amministrazione di proseguire sul passaggio da tariffa di refezione a tariffa di frequenza. Questo con il benestare di Cgil, Cisl e Uil.

Al faccia a faccia di quasi tre ore, per parte sindacale, hanno partecipato i segretari generali Maurizio Lunghi (Cgil), Giuliano Zignani (Uil) e Danilo Francesconi (Cisl). «Abbiamo trovato una quadratura attraverso un verbale di incontro», spiega Lunghi: il documento prevede che il Comune «modificherà la delibera in modo tale da salvaguardare la sostanza della gratuità dell'accesso alla scuola dell'infanzia».

In altri termini, «viene mantenuta la questione della gratuità e questo è quello che ci interessava», sottolinea Zignani. Questo aspetto dunque resta «com'era prima e com'era nelle intenzioni», aggiunge Francesconi. Inoltre, l'intesa prevede anche che «i risparmi che arriveranno con questo tipo di percorso - segnala Francesconi- verrà deciso, insieme ai sindacati, come reimpiegarli nel settore scuola».

Tre ore intense al termine delle quali, sottolinea il segretario generale Uil, «abbiamo apprezzato il buonsenso dimostrato dalla Giunta nel mantenere la gratuità delle scuole dell’infanzia comunali che sono appunto scuola e non servizio». Tuttavia, stigmatizza Zignani, «rimane l’amarezza per una simile trattativa: la Giunta Merola ha deciso senza alcun confronto specifico con le parti sociali. E vista la conclusione, credo che tutto questo si sarebbe potuto risparmiare con una maggiore trasparenza e professionalità».

Per il segretario della Cgil, il Comune riporta indietro le lancette a prima del 21 novembre quando la famigerata delibera, voluta dal vicesindaco Marilena Pillati, azzerava mezzo secolo di storia cittadina. «La Giunta si è impegnata, ora vediamo i prossimo passaggi».

«E' importante aver stabilito che le risorse che si renderanno disponibili, comprese quelle erogate attraverso la riforma 0-6, saranno interamente utilizzate a favore delle famiglie che usufruiscono dei servizi scolastici ed educativi – sottolinea Francesconi -. Nello specifico saranno rimodulate le tariffe dei nidi e dei servizi educativi-scolastici anche per rispondere al bisogno di inserire bambini con disabilità nei servizi stessi». Infine, «esprimiamo un giudizio complessivamente positivo sulle misure previste nel bilancio di previsione 2018 che sono state oggetto di confronto e successivamente concordate».

«Avevamo sempre detto che per le famiglie non sarebbe cambiato nulla  - commenta il sindaco Virginio Merola - e il verbale d’incontro siglato oggi con le organizzazioni sindacali certifica questo dato di fatto. Con l’introduzione della tariffa di frequenza vincolata al costo alla refezione il Comune di Bologna avrà due risultati: riconoscere il momento del pasto il valore di momento integrante dell’offerta formativa e ottenere un risparmio fiscale che contribuirà a ridurre le tariffe di molti servizi».

Soddisfatta la vicesindaco Marilena Pillati: «Esprimo grande soddisfazione per la firma di questo verbale d’incontro che ci permette di proseguire il confronto sul Bilancio in Consiglio comunale con la necessaria serenità per avere condiviso il nostro obiettivo assieme alla organizzazioni sindacali».

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