Vaccini obbligatori a scuola, la gestione dell'autocertificazione è ancora incerta

Bologna, 18 agosto 2017 - In vista della scadenza del 10 settembre per nidi e materne e del 31 ottobre per elementari, medie e superiori, la via più veloce per gestire i documenti relativi le vaccinazioni dei 10mila studenti bolognesi, "sarebbe l’invio diretto delle certificazioni dalle Asl agli indirizzi dei minori. Tale modalità - seppure non di competenza dell’Ufficio scolastico regionale - parrebbe rapidamente realizzabile e coerente con la necessaria riservatezza dei dati personali". Insomma per il direttore generale dell’Usr, Stefano Versari la comunicazione diretta Ausl-famiglie sarebbe la soluzione migliore per gestire i certificati. Anche perché l’alternativa è che il tutto ricada sulle segreterie scolastiche (già al collasso) e anche sui presidi.

Al momento, precisa Versari, una decisione definitiva in questo senso non è stata ancora presa. Di certo c’è che la procedura che le famiglie devono seguire per rispettare l'obbligo vaccinale dei figli a scuola va semplificata. E che una soluzione va trovata entro la fine di agosto, osserva il dg in una nota uscita a sorpresa.

Due le possibili soluzioni allo studio in Emilia Romagna per semplificare la vita alle famiglie cui stanno lavorando Regione e Usr. La prima, spiega lo stesso Versari, è la "trasmissione dal sistema informativo del ministero dell'Istruzione alla Regione dei dati degli iscritti per singola scuola, da realizzarsi così come indicato dalla nota ministeriale, ovvero 'nel rispetto della normativa sulla privacy, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, e delle disposizioni della legge di conversione del decreto legge’". Tuttavia, segnala Versari, c’è il rischio che questa procedura non sia "percorribile in ragione dei tempi di acquisizione del parere del Garante».

Il piano B è, dunque, "l'invio diretto delle certificazioni dalle Ausl agli indirizzi dei minori". In ogni caso, assicura Versari, "quali che siano le opzioni tecniche che saranno congiuntamente valutate realizzabili, sarà cura dello scrivente Ufficio fornire alle istituzioni scolastiche le necessarie ulteriori informazioni, quanto prima e comunque entro il corrente mese di agosto".

Da notare che l’associazione scuole bolognesi (Asabo) ha convocato i presidi per il 30 agosto proprio per evitare di andare in ordine sparso vista l’incertezza e soprattutto la delicatezza della questione.

Per il prossimo anno scolastico, quello che partirà il 15 settembre, i genitori devono presentare alle scuole una dichiarazione sullo stato vaccinale dei propri figli: entro il 10 settembre per nidi e materne, entro il 31 ottobre per tutti gli altri gradi di scuola. Poi, entro il prossimo 10 marzo, le famiglie dovranno presentare alle scuole la documentazione comprovante lo stato vaccinale degli allievi.

L'Usr, sottolinea Versari, "ha già svolto incontri con la struttura tecnica della Regione per concordare modalità atte a semplificare il procedimento descritto" che riguarda l'anno scolastico che sta per cominciare e il prossimo. La legge sull'obbligo vaccinale, infatti, prevede che "a decorrere dall'anno 2019-2020 le Asl, ricevuto dalle scuole l'elenco degli iscritti sino a 16 anni di età, restituiranno l'indicazione di coloro che eventualmente non risultino in regola con gli adempimenti vaccinali".

Le scuole dunque "non dovranno più acquisire direttamente, per tutti gli iscritti dei vari gradi di istruzione, le certificazioni in merito alle vaccinazioni effettuate". Fino ad allora, però, è in vigore una "modalità transitoria" da adottare nel prossimo biennio che prevede appunto l'autocertificazione da parte delle famiglie.

Ecco l'autocertificazione da presentare a scuola:

QUI LOMBARDIA Certificati online, Regione in campo per evitare il caos