Bologna, vaccini obbligatori, le nuove regole per le scuole materne

Alle famiglie l’Ausl invierà una lettera a casa con le certificazioni. Per i bimbi non coperti saranno già indicati gli appuntamenti

Superlavoro per mettersi in regola con la nuova normativa sull’obbligo vaccinale

Superlavoro per mettersi in regola con la nuova normativa sull’obbligo vaccinale

Bologna, 25 agosto 2017 – Super lavoro per i postini: l’Ausl si appresta ad inviare, a tutti i genitori con uno o più figli che frequentano le materne statali o non statali, «una lettera in cui indichiamo per quali vaccini i bambini sono in regola e per quali no», spiega Chiara Gibertoni, direttore generale dell’Ausl. Nella stessa lettera, «chi non è in regola (3589 bambini) vedrà indicata anche la data dell’appuntamento e le dosi del vaccino da somministrare». Così da adempiere all’obbligo di vaccinazione introdotto dalla recente normativa che, come recita la circolare del Miur, prevede la consegna, entro il 10 settembre per nidi e materne, dell’attestato di vaccinazione nelle segreterie scolastiche. Particolare non secondario: i nominativi dei bambini della materna (3-5anni), destinatari della missiva, saranno attinti dall’anagrafe vaccinale in capo all’Ausl. Con questo meccanismo, messo a punto dalla Regione, «semplificheremo molto la vita alle famiglie che non dovranno più procedere all’autocertificazione», puntualizza Gibertoni. Un bel passo avanti.

Dieci le vaccinazioni rese obbligatorie dalla recente normativa: dall’anti-poliomielitica, all’anti-difterica, passando per l’anti-tetanica, epatite B, pertosse, Haemophilus injluenzae tipo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Quanto alla fascia di età coinvolta si va da 0 a 16 anni. Insomma nel caos vaccinazioni, almeno per la materna, la nebbia pare diradarsi. Come pure per i nidi dove l’obbligo vaccinale, introdotto dalla Regione, aveva messo in moto, mesi fa, la macchina dell’azienda di via Castiglione guidata dal direttore sanitario Francesca Novaco. Per i soli nidi, gli elenchi dei bimbetti (0-3 anni: 1.705 quelli non in regola) erano stati forniti dagli asili o nel caso di quelli comunali direttamente da Palazzo d’Accursio. «Per elementari, medie e superiori (5.158 i ragazzini tra i 6 a i 16 anni da vaccinare, ndr) attendiamo che la Regione ci dia ulteriori indicazioni», chiarisce Gibertoni. Qui c’è più tempo, le famiglie devono inviare, sempre alle segreterie, l’autocertificazione entro fine ottobre.

Qui la partita rimane aperta soprattutto sul fronte delicato della privacy: a chi, ad esempio, spetta il controllo delle autocertificazioni? Se una famiglia si rifiuta di portare i documenti richiesti, magari per obiezione di coscienza, chi fa cosa? Chi sanziona? Chi sollecita? Gli istituti travolti da questa ulteriore incombenza burocratica e, di concerto, l’Flc Cgil e la Cisl Scuola, a fronte della non chiarezza della circolare del Miur, auspicano che la partita sia gestita in toto dall’Ausl, sgravando così le segreterie. Ennesima domanda senza risposta cui cercano di darla Regione e Usr: chi eventualmente fornisce all’Ausl l’elenchi degli studenti?

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