Portici alla sfida Unesco. "Candidatura nel 2018"

Bologna, 8 marzo 2016 - Da molti, forse troppi anni, si discute a Bologna della candidatura dei portici alla lista dei beni patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. L'incontro intitolato 'I portici bene comune', nell'ambito di un ciclo di quattro appuntamenti sull'argomento promossi dal Comune, è servito a mettere a fuoco alcuni concetti. L'architetto Francesca Riccio (VIDEO), dell'ufficio UNESCO del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha analizzato il lungo e complesso percorso burocratico necessario alla candidatura.

Innanzitutto occorre identificare il sito da candidare, inquadrandolo in una serie di criteri che ne certifichino "l'eccezionale valore universale". Nel caso in questione, afferma l'architetto, "i criteri proposti riguardano l'interscambio di valori umani che i portici consentono e l'unicità architettonica che li caratterizza". In seguito è necessario valutare l'integrità e l'autenticità del sito ed organizzarne un adeguato sistema di protezione e gestione. Solo a questo punto potrà iniziare il periodo di quasi due anni necessario all'UNESCO per vagliare la candidatura e fornire un responso.

Purtroppo per Bologna, l'Italia, visto il suo immenso patrimonio culturale, è in cima alla lista dei Paesi più rappresentati e le attuali politiche dell'UNESCO tendono a privilegiare i contesti che hanno meno visibilità. Nonostante questo le istituzioni, rappresentate da Benedetto Zacchiroli, consigliere comunale e referente di Palazzo D'Accursio per la candidatura dei portici, ritengono che valga la pena intraprendere questo percorso. "Desideriamo arrivare alla presentazione della candidatura, elezioni permettendo, entro l'autunno del 2018 - sostiene Zacchiroli - per affrontare al meglio una sfida che, se vinta, avrebbe per la nostra città il valore dell'organizzazione di un'Olimpiade".