GIACOMO LIPPI
Cultura e spettacoli

Rapito, il film di Bellocchio girato a Bologna si aggiudica 5 David di Donatello

La pellicola del regista bobbiese, che racconta la storia di Edgardo Mortara, ha vinto tra gli altri anche il premio per la miglior sceneggiatura non originale

Bologna, 4 maggio 2024 - Incetta di premi alla 69esima edizione del 'David di Donatello', per un film girato a Bologna da un regista piacentino. 'Rapito', la pellicola di Marco Bellocchio che racconta la storia di Edgardo Mortara, ha ricevuto il riconoscimento per la miglior sceneggiatura non originale, la miglior scenografia, il miglior trucco, i migliori costumi e la miglior acconciatura. 5 statuette a fronte di 11 candidature, per una serata trionfale.

Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli mentre ricevono il 'David di Donatello' per la miglior sceneggiatura non originale
Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli mentre ricevono il 'David di Donatello' per la miglior sceneggiatura non originale

I premi

'Rapito' si è aggiudicato 5 David di Donatello su 11 candidature. Il regista, Marco Bellocchio, ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura non originale insieme a Susanna Nicchiarelli. "Se non fossi stato premiato sarei stato moderatamente insoddisfatto – ha dichiarato Bellocchio -. Ringrazio tutte le persone con cui ho lavorato, spero soltanto di avere ancora per qualche anno la mente a posto per fare altri film".

Per la pellicola, che prende liberamente spunto dal libro ‘Il caso Mortara’ di Daniele Scalise, sono stati premiati anche Andrea Castorina e Valeria Vecellio per la miglior scenografia, Sergio Ballo e Daria Calvelli per i migliori costumi, Enrico Iacoponi per il miglior trucco e Alberta Giuliani per la migliore acconciatura.

Il film

Uscito nelle sale nel 2023 e ambientato nel 1858, il lungometraggio racconta la storia del giovane bolognese di religione ebraica Edgardo Mortara, interpretato dal giovanissimo Enea Sala. Edgardo, 7 anni, viene strappato dalla propria famiglia a seguito di un'irruzione in casa delle guardie papali e portato di forza al Vaticano. Il bambino, infatti, era stato segretamente battezzato all'età di 6 mesi e su questo la legge papale era inflessibile: tutti i battezzati dovevano obbligatoriamente ricevere un'educazione cattolica.

La storia prosegue con i vari tentativi compiuti dalla famiglia Mortara per riavere il figlio, nonostante l'appoggio dell'opinione pubblica e la strenua resistenza dello stato Pontificio. Il potere temporale della chiesa, tuttavia, era sul viale del tramonto, mentre l’esercito sabaudo si preparava a conquistare Roma.

Il cast è diretto dal regista Marco Bellocchio ed è composto da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese e volti noti del grande schermo come Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Il film era già stato presentato in concorso al festival di Cannes 2023 e si era aggiudicato 6 nastri d'argento, tra cui miglior film e miglior regia.

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