Bologna, Bigon: "Diawara poco professionale, ma è mal consigliato"

Il ds rossoblù sulla scelta del centrocampista di non presentarsi al raduno: "Speriamo si ravveda. La multa? Se necessario saremo duri, ma prima vogliamo capire"

Il ds del Bologna, Riccardo Bigon (FotoSchicchi)

Il ds del Bologna, Riccardo Bigon (FotoSchicchi)

Bologna, 11 luglio 2016 - «La situazione è spiacevole ed è il ragazzo a rimetterci: sta facendo una figura poco professionale. L’impressione è che sia mal consigliato e fatichi a gestire la situazione che gli è montata attorno». Tocca al diesse Riccardo Bigon spiegare un problema che dal punto di vista del Bologna è difficilmente spiegabile: «Diawara vuole andar via? Ok, ma non si fa così, soprattutto in un momento in cui interessi concreti potevano trasformarsi nell’offerta giusta e considerato che abbiamo sempre ascoltato tutti. Il ragazzo ha violato gli adempimenti contrattuali, ma per ora non vogliamo stressare la situazione. Speriamo che Amadou si ravveda: ha sbagliato in fondo ha 19 anni (li compirà il 17 luglio ndr)».

Così, nonostante la fuga, seguita ai ripetuti attacchi dell’agente, nonostante che questa mossa rischi di far saltare la cessione alla Roma e rompere gli equilibri di un intero spogliatoio, mancando di rispetto a compagni di squadra e alla piazza, il Bologna mostra un volto tenero e comprensivo. Niente linea dura e niente pugno di ferro: «Spero che il ragazzo si ravveda e di poter risistemare le cose in pochi giorni. Il problema è che Amadou non ha un agente solo di riferimento, ma più persone intorno a lui ed è difficile capire quali strategie si nascondano dietro a tutto questo». E i provvedimenti minacciati dal Bologna nel comunicato emesso intorno all’ora di pranzo? «Vediamo cosa succede nei prossimi giorni. Per fare la multa (che sarebbe di 21mila euro lordi, il 30 per cento dell’ingaggio previsto per la prossima stagione; ndr) siamo sempre in tempo. Se ci sarà da essere duri lo saremo. Ma prima vogliamo capire».

Ci ha provato tutto il giorno, il Bologna. Chiamando Diawara, Tunkara e Piraino: «Sono riuscito a sentire Piraino 10 minuti fa (ore 16), ma per dialogare bisogna essere in due. Vediamo cosa succede».Per ora quel che filtra è che Diawara non è intenzionato a tornare sui suoi passi e il suo entourage farà poco o nulla per convincerlo. «Peraltro questa mossa lo danneggia agli occhi delle acquirenti».

Infine un’ultima insinuazione di Bigon: «Strano: ogni volta che c’è una richiesta per Amadou gli scoppia un caso mediatico attorno. Qualcosa non torna». Diawara non c’è e il Bologna indugia nel decidere sul da farsi. Forse in attesa della partita del deferimento, nella speranze che cattive notizie possano riavvicinare Diawara ai rossoblù, riportarlo in ritiro, allontanandolo dal suo entourage. Pur consapevole che il rapporto del ragazzo con la piazza è ormai compromesso.

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