Bologna Fc, Donadoni: "Un metro di valutazione distorto" / FOTO

Il mister punta il dito contro l'arbitro Mazzoleni dopo la sfida persa a Napoli per 3-1

Roberto Donadoni in panchina a Napoli (foto Ansa)

Roberto Donadoni in panchina a Napoli (foto Ansa)

Napoli, 28 gennaio 2018 - “Oggi l'arbitro non aveva voglia di perdere tempo con il Var”. Non perde tempo neanche Roberto Donadoni che dopo la sconfitta per 3-1 subìta sul campo del Napoli attacca immediatamente le decisioni del signor Mazzoleni: “L'arbitro - dice - non è stato perfetto. Sul secondo episodio -spiega parlando del contatto Masina Callejon - fischia, sul primo - ricorda il tocco di mano in area di Koulibaly- lascia decidere ad altri. E' un metro di valutazione distorto, poco coerente. Non dare un rigore così a noi e darlo poi al Napoli che non ne ha bisogno per il suo valore- continua- mi sembra eccessivo. Resta l'ottima prestazione e su quello dobbiamo continuare a lavorare dimenticandoci gli episodi e l'arbitro sperando che la prossima volta sia più coerente”.

Il tecnico del Bologna svela poi un retroscena: “Nell'intervallo abbiamo fatto la domanda all'arbitro sull'intensità del contatto di Masina e lui ha risposto che non può valutare l'intensità. Se in area di rigore non si valuta l'intensita- conclude un inviperito Donadoni- io devo fare qualcos'altro”. Smorza invece gli animi l'amministratore delegato Claudio Fenucci che per prima cosa vuole sottolineare la prestazione del Bologna: “Mi soffermerei sulla prestazione di livello, anche contro una grande squadra cosa che ci era mancata l'anno scorso. Oggi abbiamo avuto diverse occasioni da gol, ma la gara è stata decisa dagli episodi. Per fare risultato qui devono girarti bene anche quelli e invece per noi si è trasformata in una mission impossible”.

Fenucci entra poi nell'argomento Var: “Ha levato gran parte delle polemiche. Qualcuna come vedete ne rimane perchè fin quando giustamente l'arbitro ha una discrezionalità nell'arbitraggio qualche valutazione che lascia dubbi ci può stare, ma sempre meno che nel passato. E' un percorso che va fatto insieme agli arbitri in cui noi cerchiamo di migliorare i comportamenti in campo e fuori, loro devono migliorare questo strumento, utilissimo, soprattutto nella discrezionalità che ha l'arbitro di valutare gli episodi”. 

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