Nuova giunta Merola più rosa, dentro Priolo e fuori Colombo

Per il bilancio in lizza due prof dell’Alma Mater

L’assessore alla Mobilità, Andrea Colombo (Foto Schicchi)

L’assessore alla Mobilità, Andrea Colombo (Foto Schicchi)

Bologna, 28 giugno 2016 - E' il giorno della giunta. Nessuna presentazione ufficiale, il sindaco Virginio Merola la renderà pubblica con un comunicato, probabilmente all’ora di pranzo. Poi, domani la prima riunione e i primi provvedimenti annunciati in campagna elettorale: l’innalzamento della soglia di esenzione dell’Irpef a 15mila euro, i bus gratis per gli studenti delle medie e il via libera al piano marciapiedi.

Nella nuova squadra ci saranno più donne che uomini e quasi sicuramente non ci sarà posto per Andrea Colombo. L’assessore uscente alla Mobilità, bersaglio di mille polemiche in questi anni e che in tanti, anche dentro ai dem, hanno visto come una delle ragioni dello scarso risultato elettorale, a poche ore dalla chiusura era praticamente fuori. Un’esclusione clamorosa, anche perché era stato lo stesso Merola, la sera del ballottaggio, a dire: «Colombo sarà uno splendido assessore».

Ma il suo nome ha perso vertiginosamente quotazioni. Non ci sarà nemmeno un rimpasto di deleghe. Ieri il sindaco e Colombo si sono incontrati a Palazzo d’Accursio, un summit veloce al termine del quale entrambi sono rimasti a bocca cucita. Poi, durante la direzione Pd in serata, il primo cittadino ha ribadito: «Sul traffico serve un cambio di passo». Molto più di un indizio, insomma. La patata bollente della mobilità potrebbe così passare a sorpresa a Irene Priolo, sindaca di Calderara e assessore metropolitano ai trasporti. L’altro nome per la stessa casella è quello di Riccardo Malagoli, che in questi cinque anni si è trasformato in uno degli uomini di maggior fiducia del sindaco. Praticamente blindati i fedelissimi Matteo Lepore (che punta a un maxi assessorato tra marketing, commercio e forse anche cultura), Luca Rizzo Nervo (sanità, sport e welfare) e Marilena Pillati (scuola).

Tra le novità, stabili le quotazioni di Virginia Gieri, l’ex presidente del quartiere Savena, espressione di PerDavvero, l’ala renziana che fa capo al consigliere regionale Giuseppe Paruolo, di Elena Leti, vicina a De Maria, e di Alberto Aitini, uomo della macchina Pd, vicinissimo al segretario Critelli. Ormai fuori Marco Lombardo, leader della minoranza renziana: dato per certo fino a qualche giorno fa, le sue chances sono crollate dopo la polemica tra la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini e lo stesso sindaco.

Per questo, a Lombardo potrebbe essere proposta la presidenza del consiglio comunale. Infine, derby tra Simona Lembi e l’ex vendoliana Milena Naldi per la casella della cultura, mentre al bilancio Merola pescherà tra le competenze dell’Alma Mater. In alternativa l’ex assessore provinciale Maria Chiusoli o Rossella Saoncella, ex Granarolo. Ma potrebbero esserci anche altre sorprese, se Merola incasserà il sì di figure esterne al partitone. «In ogni caso, nessun rimorso», ha detto ieri un abbottonatissimo sindaco citando il bandito anarchico francese Jules Bonnot.

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