Marchesini sulle primarie Pd: «Nessuno parla di programmi»

Il dopo-Errani: l’allarme del presidente regionale degli industriali

Maurizio Marchesini

Maurizio Marchesini

Bologna, 18 settembre 2014 - «Siamo preoccupatissimi». Maurizio Marchesini, presidente degli industriali emiliano-romagnoli, non usa giri di parole. Quando affronta il tema delle elezioni regionali, al dibattito organizzato dal Rotary di San Giorgio di Piano, va giù piatto. «Non si parla — spiega Marchesini — di programmi. Non si parla di lavoro. Non si parla di industria».

E già che il tema era « crisi e ripresa» si può ben capire quanto stia a cuore agli industriali un interlocutore forte, capace di rispondere in tempi brevi a un sistema industriale che regge (e bene) nonostante tutto. Nonostante l’euro forte, la burocrazia, la giustizia lenta. E ora pure la crisi in Regione col voto anticipato in mezzo al guado del post terremoto. «Lo scontro — aggiunge Marchesini riferendosi alle primarie Pd — è limitato a questa o quella fazione. Non va bene. Noi industriali vogliamo un cambio di paradigma. Vogliamo un interlocutore col quale discutere di fiere, di aeroporti, di turismo, di cose concrete insomma».

«Al di là delle figure — rincara la dose Alberto Vacchi, anche lui presente al dibattito con l’editorialista del Quotidiano Nazionale Giuseppe Turani — non c’è un programma. Con in più il paradosso di una opposizione senza candidati. Sembra quasi che il destino dell’Emilia non interessi. Una scelta di candidati di livello mi sembra invece un atto dovuto».

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