FEDERICO DEL PRETE
Politica

Passante, le opposizioni in frantumi. Lega e M5s bocciano il referendum

Massimo Bugani: "Un autogol". Lucia Borgonzoni: "Servono soluzioni immediate"

IN ROTTA Galeazzo Bignami, capogruppo di Forza Italia in Regione, e Lucia Borgonzoni, consigliera comunale della Lega

IN ROTTA Galeazzo Bignami, capogruppo di Forza Italia in Regione, e Lucia Borgonzoni, consigliera comunale della Lega

Bologna, 27 luglio 2016 - L’illusione è durata poche ore. Poi il fronte delle opposizioni si è subito frantumato. A sostenere il referendum anti-Passante restano i civici di Insieme Bologna e Forza Italia (che oggi presenterà nei dettagli la propria proposta). ‘No, grazie’, invece, da Lega Nord e Movimento Cinque Stelle che dalla fine delle elezioni, ormai viaggiano a braccetto. "Bernardini e Bignami si lanciano in tuffo e fanno autogol". Massimo Bugani sceglie l’ironia, ma la sua è una bocciatura è senz’appello. Il referendum non servirebbe a nulla, spiega il capogruppo ‘grillino’: "Non vorremmo che dietro questa mossa ci fosse il primo tentativo di due forze politiche di smarcarsi dal no al passante per cedere ai costruttori". E ribadisce le posizioni dei Cinque Stelle: "Noi sosteniamo sempre le consultazioni popolari, ma una domanda secca ‘sì o no’ sul Passante è mal posta – prosegue Bugani –. Piuttosto va proposta una soluzione alternativa credibile che per il M5s è un piano generale di mobilità, che passi dal potenziamento del trasporto pubblico fino alla riduzione di quello merci su gomma". Senza alternative, insomma, "molti bolognesi sarebbero tentati di votare per il Passante, trascurando il forte impatto che subiranno i tanti che vivono a ridosso della tangenziale".

In casa Lega, Lucia Borgonzoni sposa la stessa linea: "Non possiamo perdere mesi e mesi per spiegare ai bolognesi non coinvolti dai lavori perché dovrebbero votare contro il Passante – ragiona la sfidante di Merola alle ultime elezioni –. E poi il Pd, come ha fatto in passato con il referendum sull’acqua, prenderebbe l’esito e lo infilerebbe in un cassetto, andando avanti per la propria strada». Dunque, spiega la Borgonzoni, servono soluzioni immediate: «Dobbiamo mettere in campo ora delle contromisure, sfruttando i nostri parlamentari a Roma, puntando sui progetti europei e cercando di comprendere le reali tempistiche del Passante». Con una priorità: «Bisogna partire dalle opere secondarie e collaterali e solo dopo, eventualmente, lavorare sulla tangenziale».

AL NETTO delle posizioni nel merito della questione, resta il dato politico della conferma dell’asse Cinque Stelle-Lega, con il Carroccio sempre più distante dagli alleati (almeno sulla carta) di Forza Italia. E tra i berlusconiani il nuovo strappo della Borgonzoni ha causato non poca irritazione, anche perché nei giorni scorsi, si erano messe le basi per un lavoro comune contro il Passante. L’ipotesi referendum, insomma, rappresentava anche un banco di prova che, a giudicare dalle prime risposte, ha ceduto praticamente subito. Oggi, intanto, il capogruppo di Forza Italia in Regione Galeazzo Bignami e i due consiglieri comunali Marco Lisei e Francesco Sassone presenteranno alle 11 in Comune la proposta, che prevede tavoli tecnici con esperti di diritto amministrativo e una sorta di comitato di ‘saggi’ a sostegno della consultazione alle urne.

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