Bologna, morto Guazzaloca: in centinaia alla camera ardente. Oggi i funerali

Le esequie stamattina alle 10 in San Pietro

Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri  di Palazzo Madama

Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama

Bologna, 29 aprile 2017 - Centinaia di cittadini hanno firmato i registri delle presenze, subito fuori dalla Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, dove ieri è stata allestita la camera ardente di Giorgio Guazzaloca. Per molti, una firma veloce. Altri hanno voluto aggiungere anche una dedica, un ricordo, un saluto, un grazie. La figlia Giulia ha per il padre un’ultima, dolcissima carezza: "Mangerò, papà, te lo prometto". Paola scrive una frase che le diceva l’amico Giorgio, forse già malato: ‘Ma non ti voglio rattristare, cara Lapaola, raccontami solo cose belle’. E lei lo rassicura: "Lo farò sempre".

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"Ciao presidente", è il saluto di Daniele, che rimanda al Guazzaloca numero uno dell’Ascom e della Camera di commercio. Scrive lo stesso Alberto. Tanti, anche dopo l’elezione a sindaco, hanno continuato a chiamare Guazzaloca ‘presidente’. "Onore a Giorgio", scrive Alberto, mentre Giovanni dà all’ex primo cittadino "un grande abbraccio". «Buon viaggio sindaco, ci rivedremo tutti», è l’auspicio di Giuseppe. Mario, di Pescara, è un bolognese adottivo. In poco tempo, la nostra città lo ha conquistato: "Vivendo da un anno a Bologna – scrive, rivolto a Guazza – ho capito perché amavi Bologna". E Bologna è il cuore di tanti messaggi. "Caro Giorgio, proteggi la tua Bologna", si legge. Maria ricorda l’elezione a sindaco del 1999: "Fu un vero miracolo, spero che si avveri ancora, per il bene della nostra città". C’è poi chi, con Guazzaloca, ricorda Maria Cristina Marri, storica esponente dell’Udc, vicina al Guazza, scomparsa nel 2015: "Insieme a Cristina spero che continuerete a pensare a Bologna". "Hai avuto la stima di tutti", scrive Marco, mentre D.N. saluta Guazzaloca con un "che le stelle siano con te". "Indimenticabile", scrive Paolo. E Felicia, che "non crede nell’aldilà", gli augura comunque "buon viaggio". 

Emanuela ha vissuto da vicino l’esperienza del 1999. "Grazie – scrive – d’averci donato un sogno". Un altro grazie viene da Mario, che ricorda un incontro lontano: "Grazie per l’energica stretta di mano che ci scambiammo tantio anni fa". Sono tanti, i grazie. "Grazie uomo coraggioso", lascia scritto qualcuno. E un altro, senza firma: "Grazie Giorgio, il mio sindaco, sempre pronto ad aiutare tutti, in primis i bolognesi". Angela riavvolge il nastro del tempo, ricorda il Guazzaloca bottegaio: "Al ‘mio’ macellaio di via Sabotino: grazie!! Perché senza pubblicità ed eclatanza ha davvero aiutato nel bisogno". "Al mio amico di sempre, un saluto e un forte abbraccio", scrive Gianni. "Un grande sindaco, un amico", è il saluto di Niccolò. E Antonio: "Grande sindaco, grande uomo". "Sei stato un grande con il popolo bolognese", gli dice Agnese. "Grazie che ci sei stato, e per la tua disponibilità e umanità. Ma te ne sei andato troppo presto", è il saluto di Alfonso. Il saluto di Enza: "Ciao Giorgio, il prossimo caffè lo prendiamo in Paradiso". "Caro sindaco – scrive Francesco – ti sei fatto amare da tutta la città". L’amica Simona: "Spero rincontrerai papà".

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Oggi, giorno dei funerali di Guazzaloca, è lutto cittadino. Le esequie si terranno in San Pietro, alle 10, e saranno officiate dall’arcivescovo Matteo Zuppi. La bandiera del Comune sarà listata a lutto. I rintocchi della campana dell’Arengo accompagneranno il feretro lungo il percorso da Palazzo d’Accursio alla cattedrale.  

 

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