Nei centri massaggi faceva prostituire anche minorenni: preso padre di famiglia

Un uomo è finito ai domiciliari per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e violenza sessuale. Sequestrati due locali a Bologna e Bargellino. Ogni prestazione 'particolare' costava al cliente 30 o 40 euro. Sul web 'recensioni' sulle prestazioni

Prostituzione nel centro massaggi di Ponsacco

Prostituzione nel centro massaggi di Ponsacco

Bologna, 4 agosto 2014 – Dirigeva e amministrava due 'case della prostituzione'. Per questo mercoledì scorso gli agenti della Squadra Mobile e i carabinieri di Calderara hanno eseguito ai suoi danni un'ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari.

L'uomo, un 44enne di Palermo, incensurato e residente nel Bolognese con moglie e figli, risponderà anche di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale, anche su una minorenne.

L’operazione ha comportato il sequestro preventivo di due centri massaggi: 'Il paradiso del benessere' di via del Gomito, a Bologna, e 'Rosy Relax' in via dell'Industria, a Bargellino di Calderara di Reno.

Per reclutare ragazze da fare lavorare nei suoi centri benessere pubblicava annunci d'offerta lavoro apparentemente normali, ma ai colloqui pretendeva una 'dimostrazione pratica' che finiva con atti sessuali, gli stessi che le massaggiatrici, per lo più romene e moldave, tra cui anche due minorenni, avrebbero dovuto praticare ai clienti. 

Insieme al 44enne è stata denunciata, solo per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, una 39enne romena, che formalmente gestiva una delle due strutture.  Secondo gli investigatori, all'interno ruotava una dozzina di ragazze, in gran parte romene e moldave, fra le quali una 16enne e una 17enne.

Queste ultime, più una maggiorenne, hanno denunciato alla polizia di essere state costrette a rapporti sessuali contro la loro volontà dal titolare. Le indagini, condotte da squadra Mobile e carabinieri di Calderara, è partita dall'esposto anonimo di una ragazza che aveva risposto a un annuncio per lavorare nel centro benessere, indignata dopo che al colloquio si era sentita chiedere di fare altro, oltre ai massaggi. Per ogni massaggio particolare, il cliente pagava tra i 30 e 40 euro, parte dei quali finivano in tasca ai gestori dei centri.

Polizia e carabinieri hanno trovato anche tracce sul web dell'attivita' di prostituzione che si svolgeva nei due centri. Su alcuni forum specializzati c'erano infatti commenti e 'recensioni' degli utenti, che davano giudizi sulle prestazioni delle massaggiatrici.  Oltre alle massaggiatrici, nei due centri lavoravano anche tre estetiste 'autentiche', italiane, le uniche assunte con un regolare contratto di lavoro. Secondo gli investigatori, erano almeno in parte a conoscenza di quello che accadeva nei camerini.

Ufficialmente il 49enne e' titolare solo del 'Paradiso del benessere', ma per l'accusa avrebbe di fatto diretto anche il 'Rosy relax', intestato alla romena. Secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, l'uomo era particolarmente severo con le giovani, con punizioni se arrivavano al lavoro in ritardo o non rispettavano le regole. Ognuna avrebbe ricevuto dai clienti un 'extra' di 20-30 euro per la prestazione sessuale successiva al massaggio, e parte del denaro sarebbe stato consegnato al 49enne. 

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