Dopo gli scontri di sabato, Hobo scende in piazza

Presidio di solidarietà per Matteo De Pietri, l'attivista arrestato. La condanna del rettore Dionigi: "Abbiamo assistito a scene e immagini allucinanti". E anche il Pd sfratta i collettivi violenti

Gli scontri in centro a Bologna

Gli scontri in centro a Bologna

Bologna, 20 ottobre 2014 - Si sono dati appuntamento questa mattina in piazza San Domenico per un 'presidio di solidarietà' a Matteo De Pietri il 'compagno' 32enne arrestato sabato, in flagranza di reato, che questa mattina sarà processato per direttissima. Per questo, poco dopo le 10,30, una trentina di attivisti si sono spostati davanti al tribunale, all'angolo tra via Farini e via D'Azeglio.

Ma la situazione al momento sembra tranquilla.De Pietri è stato fermato in piazza Cavour: fermato da un reparto, aveva iniziato a prendere a calci e pugni gli agenti, provocando a uno lesioni guaribili in dieci giorni. L'accusa, per lui, difeso dall'avvocato Elia De Caro, è lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Negli scontri con i collettivi antagonisti, avvenuti in due momenti tra via Castiglione, dove parlava il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, e via Garibaldi, nei pressi di un'iniziativa di Forza Nuova, sono rimaste ferite 19 persone tra polizia e carabinieri. L'ingresso del tribunale è presidiato dalle forze dell'ordine. 

Dura condanna anche del rettore dell'Alma Mater di Bologna, Ivano Dionigi, per gli scontri di sabato. "Scene e immagini allucinanti che superano ogni commento", le definisce Dionigi, a margine della commemorazione per il 70esimo anniversario della battaglia dell'Università, il 20 ottobre 1944.

Anche il Pd di Bologna 'sfratta' i centri sociali dai locali pubblici. E' chiarissimo in questo senso il segretario provinciale dei democratici, Raffaele Donini: "Sono d'accordo con il sindaco Virginio Merola: chiedo che si vada fino in fondo nell'azione di contrasto di questi teppisti e che se ne vadano subito da strutture pubbliche quei centri sociali e quelle organizzazioni che in modo diretto, o anche collaterale, hanno avuto una parte in causa in questa guerriglia urbana". Per Donini gli scontri di sabato in centro a Bologna,sono nient'altro che una "guerriglia urbana inaccettabile e indegna per Bologna" messa in atto con l'alibi dell'antifascismo.

Ma "gli autori di questa guerriglia di antifascismo non hanno neanche un filamento nel loro Dna", per Donini sono solo "teppisti, antagonisti di professione, l'altra faccia della medaglia di Forza nuova che peraltro non dovrebbe venire a provocare a Bologna, città medaglia d'oro della Resistenza". Da tutto il Pd  anche una "solidarietà convinta alle Forze dell'ordine, oltre alla "piena fiducia nell'azione della magistratura per l'individuazione dei responsabili" della "guerriglia urbana". 

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