La figuraccia dei vendoliani

Valerio Baroncini

Valerio Baroncini

Bologna, 21 ottobre 2014 - Complimenti a Sel, che non riesce a condannare i centri sociali e scivola sulle violenze ridicole e fasciste che sabato hanno trasformato il centro in uno scenario di guerra. O, se vogliamo essere un po’ meno tragici, di guerriglia. La scelta di non votare l’ordine del giorno – poi passato all’unanimità – della capogruppo Cathy La Torre e del consigliere Mirco Pieralisi dimostra una grande immaturità politica.

O, e forse è peggio, una sudditanza verso la parte della città che disonora Bologna. Viceversa, l’altro consigliere vendoliano presente – Lorenzo Cipriani – ha deciso, come l’assessore Amelia Frascaroli, di votare sì. Peraltro: se il problema è non revocare a prescindere le convenzioni a parte dei centri sociali che sono anche bacino elettorale, Sel non doveva avere paura, dal momento che il documento è più improntato alla verifica che alla cancellazione.

Svariati poliziotti sono caduti a terra esanimi sotto i lanci dei razzi; gli esaltati che hanno messo a ferro e fuoco Bologna sono ancora a piede libero, nonostante le tante belle parole; il danno d’immagine per la città è massimo. Il sindaco Merola ha acciuffato un’ottima occasione per unire il consiglio e avvicinarsi al centro moderato. Sel ne ha persa una, dimostrandosi non necessaria alla sopravvivenza della maggioranza.

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