Nove guardie armate al Sant'Orsola

Viaggio negli ospedali cittadini alle prese con atti vandalici e bivacchi

Guardia giurata

Guardia giurata

Bologna, 9 marzo 2016 - Viaggio negli ospedali sotto il segno della sicurezza: un tema sentito dai vertici delle aziende sanitarie, anche se non sempre l’attività di controllo dà fino in fondo i risultati sperati. Partiamo dal Sant’Orsola: ogni giorno attraversano i vialetti del Policlinico circa 20mila persone, perché ai degenti – i posti letto sono 1.500 – si sommano le persone che vanno a fare esami o visite, i familiari, i medici, il resto del personale, i fornitori, gli studenti e i docenti.

Gli addetti di Coopservice, in divisa e armati, proteggono il «patrimonio mobiliare e immobiliare». Di giorno la vigilanza è affidata a due guardie situate accanto alla sbarra d’ingresso di viale Ercolani, a un’altra posta davanti alla porta del nuovo polo cardio-toraco-vascolare, mentre una quarta gira in moto tra le palazzine. Di notte un addetto in viale Ercolani, un altro al polo cardio-toraco-vascolare, uno che subentra al posto di polizia, chiuso dalle 19, e altri due nei vialetti. A dicembre si sono aggiunte due unità.

E non è tutto, perché ci sono poi 70 impianti antintrusione, con 464 rilevatori. Passiamo alle telecamere: 256 suddivise su 50 impianti; 40 monitor nella sede della vigilanza, al padiglione 31. I varchi controllati tramite badge sono 197, cinquantasette le porte con allarmi ottici-acustici.

"Il Sant'Orsola è una porzione di città e come tutta Bologna risente dei problemi legati alla presenza di senza fissa dimora – osserva Daniela Pedrini, direttore del Dipartimento tecnico, facendo riferimento alle presenze notturne dei senzatetto – nomadi e piccola delinquenza. Per affrontarlo stiamo facendo tutto il possibile, rafforzando, nei limiti della spending review, il servizio di vigilanza, ma soprattutto attivando collaborazioni con le forze dell’ordine sia con i servizi sociali e impegnandoci per riqualificare gli spazi interni". E, infatti, dalla scorsa settimana sono previsti passaggi di una volante accanto al padiglione 2 e sopralluoghi improvvisi nelle palazzine.

L’Ausl ha attivato da oltre 10 anni il servizio di vigilanza al Maggiore e al Bellaria con guardie giurate armate di Coopservice, in divisa e con cartellino di riconoscimento. "Controllano il flusso di persone e mezzi in entrata, in uscita e all’interno degli ospedali – precisa la direzione aziendale – e, se necessario, registrano i nominativi e verificano i documenti identificativi". Al Maggiore sono presenti due guardie giurate per ogni turno di servizio, dal lunedì al venerdì dalle 21 alle 13 del giorno successivo; 24 ore su 24 il sabato, la domenica e i festivi; 7 giorni su 7, in Pronto soccorso, dalle 17 alle 24. Il costo è di 270mila euro all’anno. La spesa per la televigilanza e i sistemi di allarme è di 18mila all’anno. Inoltre, c’è un servizio ispettivo notturno esterno, garantito da un’autopattuglia della vigilanza, che costa 31mila euro all’anno.

In 4 anni, i furti denunciati al posto di polizia dell’ospedale sono calati: da 49 nel 2011 a 27 nel 2014. Al Bellaria è presente una guardia giurata per ogni turno, da lunedì a venerdì, dalle 20 alle 7, e il sabato, la domenica e i festivi dalle 17 alle 7. Costo: 102mila euro all’anno. Anche nell’ospedale di via Altura c’è la televigilanza (9mila euro all’anno).

E il Rizzoli? Lo Ior ha un appalto con Coopservice che fornisce il servizio di sorveglianza – il costo annuale è di 230mila euro – di notte, nei fine settimana e nei festivi. Gli addetti sono in divisa e armati. Entrambe le sedi del Rizzoli, l’ospedale in via Pupilli e il poliambulatorio in via di Barbiano, sono dotate di dispositivi di allarme e antintrusione. Nel 2015 il posto di polizia dell’ospedale ha ricevuto 27 denunce per furto e 19 per danneggiamento.

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