Dobbiamo difenderci dal fuoco amico dell’Unione europea

La lettera. Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 3 maggio 2016 - Ci aspettavamo un’Unione Europea con politiche agricole, sociali ed economiche unitarie, volte a migliorare la vita dei propri abitanti. Purtroppo si sta rivelando un fallimento: la moneta unica, la libera circolazione, l’aumento di disoccupazione e criminalità e un flusso incontrollato di migranti alla ricerca di quello che non gli potremo mai dare. Alberto Giovannini Baricella (Bologna)

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

L’Unione europea è specializzata nello scontentare intere categorie produttive. In questi giorni protestano gli agricoltori contro la Politica agricola comune, la Pac, e giovedi si sono dati appuntamento a Bologna per una manifestazione nazionale. La Ue, dicono, dovrebbe semplificare, ma oggi servono ancora 20 chilidi carta per un subentro aziendale. E’ solo un esempio. Mentre sulla moneta unica sarebbe un suicidio arretrare, su altri aspetti dalla Ue bisogna difendersi. Prendiamo i migranti. La situazione è risolta parzialmente ma con l’estate alle porte il peso maggiore degli sbarchi continuerà a pagarlo l’Italia. Intanto l’Austria controlla il Brennero e all’Est si alzano i muri. Significa che l’Europa non ha trovato soluzioni. Argomento più leggero ma economicamente importante: la Ue vorrebbe liberalizzare la produzione del lambrusco. E’ il fuoco amico europeo.

beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro