Addio ad Azeglio Vicini, l’abbraccio di Cesenatico nella chiesa di San Giacomo

Cerimonia alle 14.30 prima della tumulazione

Azeglio Vicini al ‘Manuzzi’

Azeglio Vicini al ‘Manuzzi’

Cesenatico (Forlì Cesena), 2 febbraio 2018 - Oggi Cesenatico darà l’ultimo saluto a Azeglio Vicini, l’indimenticabile ct della nazionale azzurra di calcio, scomparso all’età di 85 anni. Dopo il rito funebre celebrato ieri a Brescia, la salma verrà trasportata stamattina sino a Cesenatico, per raggiungere la chiesa di San Giacomo Apostolo sul porto canale. Qui alle 14.30 si terrà una funzione religiosa aperta al pubblico. Oltre ai familiari sono attesi i tanti estimatori, tifosi e appassionati di calcio che conoscevano Azeglio, i dirigenti del Cesena calcio e gli amministratori comunali con in testa il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli.

Vicini era un uomo fortemente legato alla Romagna e alla sua gente, come testimonia la lettera scritta quando venne nominato presidente onorario del Panathlon Club Cesena, in cui scrisse con la penna una lettera all’amico Dionigio Dionigi, comunicandogli «sono onorato di questo riconoscimento che testimonia la stima e l’amicizia dei soci, sentimenti che ricambio con cordialità». Sono veramente tante le testimonianze di affetto giunte in questi giorni, tra cui è significativa quella di Leonard Balestri, titolare del Bagno Adriatico: «Era un vero gentiluomo, una persona d’altri tempi e per molti versi unica.

Il galantuomo dimenticato dal calcio italiano - di LEO TURRINI

Tutti al mare lo chiamavano ‘mister’». Da sempre amante del mare, ha occupato per oltre 40 anni il suo posto nell’ombrellone in prima fila, affiancato dalla moglie Ines. Prosegue Balestri: «Adorava uscire con mare con la sua canoa, sempre pronta davanti all’ombrellone, con la quale ha insegnato da prima ai suoi tre figli e poi ai nipotini, il suo tesoro più grande. Azeglio era un abitudinario e il nostro ricordo indelebile è di lui che arriva in spiaggia sempre con la Gazzetta dello Sport sotto il braccio e un saluto a tutti i ragazzi dello staff. Si prendeva sempre il tempo per scambiare due chiacchiere, informarsi su quello che era successo e rispondere alle domande di sport o raccontare gli aneddoti del calcio che amava tanto. Il pranzo era per lui e la famiglia un’occasione per sedersi e ritrovarsi davanti ad un piatto con tutti gli amici, che insieme frequentano il Bagno Adriatico si dall’adolescenza. Risate e complicità riempivano quei momenti, tra gli occhi incuriositi dei villeggianti che passavano dal tavolo o lo incontravano sul bagnasciuga. Porterò dentro di me per sempre il ricordo di un grande uomo di sport, sempre attendo al lato umano, capace di infondere energia e, allo stesso tempo, grande tranquillità. Un esempio per molti, per tutti noi, il Mister».

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Anche l’ex sindaco Roberto Buda ricorda Vicini: «Appena sono stato eletto sindaco nel 2011, Azeglio mi venne a trovare subito in municipio. Fu una visita immediata, inaspettata e molto gradita. Voleva semplicemente complimentarsi con me per la mia elezione. Le sue parole mi riempirono il cuore. Lui che aveva allenato l’Italia faceva i complimenti a me. Era un gentiluomo, semplice, cordiale e sempre gentile. Confesso che mi ha molto commosso quella visita disinteressata. In quell’occasione Azeglio mi regalò un suo libro di foto e la maglia dell’Italia che conservo gelosamente. Ci sentivamo spesso al telefono per farci gli auguri o un semplice saluto. Tutti mi cercavano per chiedere ed ottenere qualcosa ed invece Azeglio voleva sapere come stavo e come andavano le cose nella sua amata Cesenatico. Ora che è lassù voglio dirgli Azeglio ti voglio bene».