Costretta a bere acqua bollente perché accusata di avere fatto un malocchio

Notte di terrore per una 30enne cesenate sequestrata, picchiata e poi minacciata di morte

La giovane è stata costretta a bere acqua bollente (Foto d'archivio Fantini)

La giovane è stata costretta a bere acqua bollente (Foto d'archivio Fantini)

Cesena, 21 aprile 2016. Sequestrata, picchiata, minacciata di morte perché accusata di avere lanciato un malocchio.

E, poi, costretta a bere acqua bollente per purificarsi. La sera tra il 13 e il 14 aprile quattro persone hanno preso d’assalto una famiglia di Cesena. Dopo le minacce e le botte al padre e al fidanzato di lei hanno obbligato la vittima (una 30enne di Cesena) a salire in macchina con gli aggressori. La destinazione un casolare abbandonato di campagna – in via Schiappona, a Cesena – dove la ragazza è stata costretta a bere una bottiglia di acqua bollente come rito purificatorio.

La vittima si è poi salvata inventando una sorta di rito per togliere il malocchio all’artefice di questa storia, una 22enne che credeva di essere stata colpita da un sortilegio. L’operazione è stata condotta e portata a termine dai carabinieri di Cesena che su ordine del piemme hanno arrestato tutti gli aggressori.

I quattro dovranno rispondere sequestro di persona, furto in abitazione aggravato, violazione di domicilio aggravata, lesioni personali volontarie, violenza privata, minaccia grave e porto abusivo di arma.