Ferrara, tre risse in poche ore. In 20 a petto nudo a colpi di bottiglie

Parlano i testimoni: "Urlavano come pazzi"

Volanti nella notte

Volanti nella notte

Ferrara, 4 agosto 2017 - Chi ha visto quelle due bande una contro l’altra mentre ancora il sole illuminava i giardini del grattacielo, ha cominciato a gridare e a chiamare tra l’impaurito e il furioso 112 e 113. «Saranno state 15-20 persone – spiega un residente del grattacielo -, a petto nudo e colme di rabbia. Hanno spaccato bottiglie di vetro e si sono affrontate come fossimo nel peggiore bassofondo di una metropolitana». Le 19.30 di un (ex) tranquillo primo mercoledì di agosto dove Lucifero spingeva ancora i termometri abbondantemente sopra i 37 gradi. Primo tempo di un tristissimo film fatto di risse per la spartizione del territorio riproposto altre due volte nel giro di poco più di due ore: prima in via Ortigara, poi a ridosso di piazza XXIV Maggio, zona acquedotto.

OGGI / Gad, aggredito a colpi di katana. "Situazione esplosiva"

Facciamo un po’ di ordine. Round uno, giardinetti delle fatidiche torri. Davanti a residenti e passanti diretti verso la stazione, si affrontano nigeriani ed ivoriani. «Avevano cinghie e bottiglie rotte in mano, urlavano a più non posso», dice chi ha assistito. Pochi minuti, poi l’intervento di due Volanti, con altrettante ‘Gazzelle’ a supporto, a sedare il tutto. Bilancio? A terra un lago di vetro, schizzi di sangue e quattro feriti, un paio dei quali con tagli importanti al costato e ai fianchi. Tutti, con regolare permesso di soggiorno, hanno rifiutato la medicazione scomparendo in breve con i restanti amici (e nemici). Due ore più tardi l’allarme arriva da via Ortigara. E’ il solito film, purtroppo, già proiettato mille volte in Gad: zuffa tra africani a suon di punte di vetro.

Ma all’arrivo della polizia di loro nemmeno l’ombra. Stessa storia quindici minuti più tardi, alle 21.45 all’acquedotto. Terzo round e fuggi fuggi all’udir le sirene. «Prima o poi qualcuno si ammazzerà», confida sicuro un abitante di piazza XXIV Maggio. E non è il solo a pensarlo. La Black Axe, la mafia nigeriana, dietro agli scontri? Non è escluso anche se – secondo fonti inquirenti – il fatto che di mezzo ci siano stati ivorani, non specializzati nello spaccio, farebbe pensare più ad un controllo del territorio per altro. «Il fenomeno – spiegò il prefetto di Ferrara Michele Tortora a proposito dell’incubo mafia dopo l’allarme lanciato da Roberto Mirabile, presidente della Onlus La caramella buona ed esperto di criminalità africana - lo stiamo monitorando da tempo». Mentre il sindaco Tiziano Tagliani, parlò di Gad a un dibattito pubblico come di un «habitat in cui si incastrano microspaccio e prostituzione anche durante il giorno». Il primo segnale, puntualizzò Mirabile al Carlino, sono le risse. E due giorni fa eccone ben tre nuovi esempi. Lampanti.