Modena, 12 ottobre 2016 - Quattro anni di reclusione. È questa la richiesta in rito abbreviato della Procura di Modena a carico di Claudio Bonettini, l’ex direttore generale operativo di Cpl Concordia imputato nel processo su quella che è stata definita ‘la grande truffa’ delle rinnovabili in Puglia, ricostruita dall’inchiesta, esplosa un anno fa, sugli impianti fotovoltaici installati da Cpl e gestiti dalle sue società di scopo nel parco naturale Lama Balice, in provincia di Bari. La Procura, col pm Marco Niccolini, contesta l’associazione a delinquere per 24 imputati (otto impianti sequestrati nel barese e conti correnti societari congelati per un totale di 16 milioni di euro) dei quali 13 persone fisiche e 11 giuridiche: per la maggior parte di questi si affianca l’accusa di truffa aggravata finalizzata a ottenere ingiuste erogazioni dello Stato, per un paio di casi anche il falso in atto pubblico. Il Gse, la società per azioni controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, si è costituito parte civile lunedì scorso di fronte al giudice Andrea Romito. Dopo l’udienza preliminare avviata il 3 ottobre e proseguita lunedì scorso, quello di scena oggi è il rito abbreviato chiesto e ottenuto da Bonettini: la sentenza per ora è attesa tra gennaio e febbraio, al termine del processo ordinario. All’udienza in tribunale a Modena questa mattina c’è stato l’interrogatorio di Bonettini e sono stati sentiti i due teste chiamati dalla difesa, ovvero Davide Bonfietti, ingegnere tuttora in forza Cpl, e Paolo Bonesi, già consigliere nella galassia societaria della cooperativa modenese. Entrambi, in sostanza, hanno sostenuto che Bonettini non si occupava direttamente di fotovoltaico in Cpl.
CronacaFotovoltaico Cpl, chiesti quattro anni all’ex dg operativo Bonettini