Partita persa a tavolino, il Sassuolo: "Per noi è tutto regolare"

L'amministratore delegato Carnevali annuncia il ricorso

Domenico Berardi esulta dopo il gol al Pescara

Domenico Berardi esulta dopo il gol al Pescara

Sassuolo (Modena), 31 agosto 2016 - A livello di serie A è ‘quasi’ un record, nel senso che non si ricorda, a memoria, sia mai accaduto nulla del genere. E immaginiamo i dirigenti del Sassuolo non sentissero la mancanza di un intoppo come questo proprio in uno dei giorni chiave del mercato. Tant’è: i neroverdi si sono visti (anche) squalificare per doping un giocatore che aveva usato indebitamente un spray nasale – Pavoletti, stagione 2012/13 – e hanno dovuto sopportare anche il tormentone-Acerbi (altro deferimento, poi sanato, per doping, quando invece era la recidiva della malattia) e se è vero che a certi contrattempi non ci si abitua, è altrettanto vero che, una volta diffusa la sentenza del giudice sportivo, le repliche, anche piccate, non sono mancate da parte dei vertici societari. «Noi abbiamo adempiuto a tutte le comunicazioni del caso: siamo tranquilli perché tutto quello che è stato fatto, è stato fatto in buona fede», ha detto l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali a SkySport, annunciando ricorso e affidando ad una nota del sito ufficiale neroverde la linea difensiva del Sassuolo. La società neroverde, «preso atto delle motivazioni poste alla base del citato provvedimento, comunica di avere posto in essere, ritualmente e tempestivamente, ogni adempimento prescritto dai vigenti regolamenti per il tesseramento del calciatore Antonio Ragusa, ritenendo, pertanto, regolare l’impiego del predetto atleta nella partita in questione». Qualcosa non torna, e trattandosi di posta elettronica non dovrebbe nemmeno essere troppo complicato capire se la mancanza ci sia o meno, né rilevare come, ove ci fosse stata, si sia trattato di un errore quantomeno grossolano ma legato, ovvio, ad una mancata comunicazione e non ad un’irregolarità nel tesseramento. Resta da capire cosa abbia causato il cortocircuito informatico per il quale il Sassuolo pare abbia spedito e la Lega pare non abbia ricevuto. Nel dubbio, il Sassuolo ha già annunciato, come detto, ricorso, non senza aggiungere come siano in corso «le opportune verifiche finalizzate all’accertamento di quanto accaduto in relazione alla funzionalità del sistema informatizzato, ultimate le quali proporrà reclamo avverso la decisione del Giudice Sportivo per il ripristino del risultato conseguito sul campo».  Tre giorni di tempo, per i neroverdi, per formalizzare il ricorso, sette per produrre le prove a discarico della cui efficacia si è già detto convinto lo stesso Giovanni Carnevali. Poi la palla passerà di nuovo ai giudici.