MILENA VANONI
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Papa a Carpi, la benedizione delle pietre per il 'battesimo'

Quelle fondamenta simboliche per le nuove strutture della Diocesi

Il rendering del Centro  di Spiritualità che verrà realizzato a Sant’Antonio in Mercadello (Novi)L’ingegnere della Diocesi Soglia

Il rendering del Centro di Spiritualità che verrà realizzato a Sant’Antonio in Mercadello (Novi)L’ingegnere della Diocesi Soglia

Modena, 2 aprile 2017 - Sarà senza dubbio uno dei momenti più attesi ed emozionanti per la comunità di Carpi. Questa mattina, al termine della celebrazione religiosa, il Papa Francesco benedirà infatti le prime tre pietre che rappresentano le fondamenta delle tre strutture che fra circa un anno vedranno la luce: la Chiesa nuova di Cibeno, la Cittadella della Carità, e il Centro di spiritualità a Sant’Antonio in Mercadello.

Dopo la messa, le tre pietre saranno portate sull’altare, davanti agli occhi di Papa Francesco, che potrà quindi benedire le tre pietre e, simbolicamente, i tre edifici che sorgeranno a poco a poco nei prossimi mesi. E per chi ha seguito passo passo la progettazione delle tre strutture, l’emozione di oggi sarà ancora più grande.

«La presenza di Papa Francesco è un grande segno di vicinanza alla diocesi – precisa l’ingegnere Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio tecnico della Diocesi di Carpi – e una grande speranza per i terremotati. Sono molto contento». Per quanto riguarda le tre strutture che oggi ricevono la benedizione del Santo Padre, la Chiesa nuova di Cibeno sarà edificata all’interno delle antiche mura del cimitero (la Soprintendenza ha rilasciato il nulla osta a dicembre). «L’inizio dei lavori è previsto per fine aprile ed è in corso la gara d’appalto – precisa Soglia –. Il progetto dell’edificio, curato dall’architetto Paolo Belloni, è stato approvato dalla CEI».

Un anno e mezzo è il tempo stimato per il completamento dell’opera. Partiranno nello stesso periodo anche i lavori per la costruzione della Cittadella della carità, progettata dall’ingegner Soglia e dall’architetto Federica Gozzi, che sarà ultimata dopo un anno di lavori. Sorgerà in un’area di proprietà della Diocesi, in via Orazio Vecchi a Carpi. Gli spazi interni ospiteranno, al piano superiore, una struttura di prima accoglienza per uomini in difficoltà, con sei posti letto. Mentre al piano terra ci saranno la sede della Caritas diocesana, il consultorio familiare e una cappella aperta al pubblico intitolata al Beato Odoardo Focherini. «Sul territorio i servizi coprono adeguatamente le necessità di donne sole o con i figli, pertanto si pensava da tempo alla possibilità di creare un dormitorio per uomini – afferma il direttore della Caritas diocesana, don Massimo Dotti –. Sono sempre di più, infatti, le richieste che arrivano dai centri di ascolto delle Caritas parrocchiali, per locali capaci di ospitare padri separati che hanno perso tutto, casa e lavoro, e non riescono a fare fronte alle spese, oppure per quanti escono dal carcere e non hanno un tetto».

Sono invece già partiti i lavori per la costruzione (tempo stimato di realizzazione un anno) del nuovo Centro pastorale diocesano, dedicato alla memoria di Mario Gasparini Casari, che sarà realizzato presso la parrocchia di Sant’Antonio in Mercadello, destinato a incontri e ritiri, con una cinquantina di posti letto, un refettorio con altrettanti posti a sedere, e un grande salone polifunzionale.