L'incendio al tribunale costa un milione di euro

Processi spostati: Ismaele a Urbino, altri al giudice di pace

Incendio al tribunale di Pesaro (Fotoprint)

Incendio al tribunale di Pesaro (Fotoprint)

Pesaro, 6 gennaio 2017 - Un milione di euro. Ma forse anche di più. A tanto potrebbe ammontare il conto finale per risistemare il Palazzo di Giustizia dopo l’incendio dello scorso 30 dicembre.  Ben 400mila sono quelli che di sicuro saranno spesi per la bonifica dell’edificio e di tutto quello che ci sta dentro, dai computer ai faldoni.

Alla conferenza dei servizi di ieri mattina (alla quale era presente anche il sindaco Matteo Ricci) sono state intanto individuate e incaricate due ditte specializzate, la Belfor di Padova e la Per di Peschiera Borromeo. La ‘decontaminazione’ del Palazzo comincerà già da questo pomeriggio e sarà portata avanti h24. Con l’appalto in tandem alle due società si spera di ultimare la bonifica in 3 settimane al massimo.

E intanto si cercano aule per celebrare i processi più importanti, come quello per l’omicidio di Ismaele Lulli e il Lisippo. Le cause di divorzio invece possono attendere.

Proseguono poi le indagini sulle cause dell’incendio: oggi il pm Valeria Cigliola comincerà i primi accertamenti tecnici nell’area ancora sotto sequestro. Partiranno dall’alto dell’edificio, e giù a scendere, i tecnici «aspirapolveri» delle due ditte specializzate. Un lavoro non facile e soprattutto da eseguire a regola d’arte. Dovranno infatti ripulire dal minimo granello tossico tutto quello che si trova all’interno del Tribunale. Compreso ogni singolo foglio delle migliaia di faldoni che tappezzano le scaffalature degli uffici. Una mission da almeno 400mila euro di cui si farà carico l’assicurazione del Comune, insieme con il Provveditorato delle opere pubbliche (che ha già stanziato 200mila euro come «somma urgente»).

Il Comune ha potuto evitare i lunghi tempi delle gare d’appalto per l’incarico alle ditte specializzate con l’escamotage della cessione del proprio credito all’assicurazione anche il problema di garantire che i lavori siano fatti sotto la sorveglianza delle guardie giurate. Soprattutto quando si tratterà di decontaminare gli uffici dei magistrati. E se il trasloco nella sede di via di Ventura dei presidi della Procura (magistrato di turno e gip) permette di coprire le urgenze (come anche quelli sulle misure cautelari per evitare che qualche detenuto possa uscire dal carcere per la decorrenza dei termini), c’è poi la questione dei processi più delicati.

Come Ismaele Lulli Lulli, Lisippo e le 2 tonnellate di ‘fumo’ sbarcato sul litorale di Fano. Per l’Assise sull’omicidio di Lulli, si è pensato di spostare il processo al Tribunale di Urbino. Per gli altri, ci sono in lizza anche le stesse aule del giudice di pace. Intanto, è stato deciso che in via di Ventura, per quanto riguarda il penale, si terranno i giudizi davanti al monocratico (ma senza testimoni). Sul fronte civile, invece, solo quelle di comparizione dei coniugi. Ma niente divorzi. Le coppie «scoppiate» dovranno pazientare ancora per qualche settimana. Nuovo summit, lunedì prossimo.

I Vigili del Fuoco intervengo in Tribunale a Pesaro