“Non è più tempo di dogmi”. A Urbino lezione magistrale di Paolo Grossi

Il presidente della Corte Costituzionale ha inaugurato il 511° anno accademico. La nostra Carta: “Breviario giuridico del cittadino italiano dal più ricco al più povero”

Il magnifico rettore Vilberto Stocchi con Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale (foto Nigrisoli)

Il magnifico rettore Vilberto Stocchi con Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale (foto Nigrisoli)

Urbino, 30 novembre 2016 - Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi ha inaugurato il 511° anno accademico dell’Università di Urbino con una lectio magistralis su “La riscoperta post moderna della fattualità del diritto”.

In apertura della cerimonia il magnifico rettore Vilberto Stocchi ha ricordato la tradizione giuridica dell’Ateneo feltresco ed ha riassunto l’ultimo anno «con un significativo miglioramento sul piano finanziario» e con un incremento delle iscrizioni.

Stocchi ha rivolto un particolare messaggio di solidarietà al rettore di Camerino Flavio Corradini (presente assieme al rettore di Firenze e ai delegati di altri Atenei) affinché le attività di questa Università marchigiana possano tornare al più presto alla normalità.

I rappresentanti del personale Sebastiano Miccoli e degli studenti, Gianmario Xhemal Doka hanno sottolineato che la Città Campus, culla del Rinascimento, ha un rapporto quasi paritario tra studenti e cittadini.

Il presidente della Consulta, Grossi ha invece parlato del diritto a tre livelli.

La Costituzione come «miracoloso lavoro collettivo non astratto, un breviario giuridico del cittadino italiano dal più ricco al più povero, non solo per individui singoli, ma anche per gli uomini in carne ed ossa, creature relazionali, che agiscono in formazioni sociali come la famiglia, i sindacati».

Poi l’Europa che si è evoluta da una unione di mercati ad una unione giuridica, con libertà fondamentali come la libera circolazione di merci e di persone.

Infine la globalizzazione giuridica dove sono protagonisti assoluti i fatti e gli operatori economici ed i Codici non bastano più, dove si «creano clausole contrattuali accettate dalla comunità come diritto spontaneo».

«Viviamo immersi nella fattualità del diritto – ha concluso Paolo Grossi – che porta ad un minor grado di certezza e sistematicità» e che chiama i giuristi al più arduo, ma anche più fertile compito «recuperare la complessità del diritto» in «questo momento di mutamenti intensi e rapidissimi».

Per riassumere in immagini filmate cosa è l'università di Urbino oggi, dopo 511 anni dalla sua fondazione, è stato proiettato il video che proponiamo qui sotto.

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