Urbino, Cut incita i suoi ad abbandonare Gambini

Crespini interrompe le trattative e rinuncia a un importante incarico offerto dal sindaco. Il consigliere Sirotti si dichiara a favore del sindaco. La Vetri forse lo seguirà

Il nostro vignettista, John Betti, ha così interpretato le novità della politica urbinate

Il nostro vignettista, John Betti, ha così interpretato le novità della politica urbinate

Pesaro, 17 giugno 2016 - Ieri mattina, Francesca Crespini e il sindaco Maurizio Gambini si sono incontrati per trattare, poi verso le 19 dal profilo Facebook di Cut, è apparso un messaggio che dice molto ma non dice tutto: «Vista la decisione scellerata ed irresponsabile peraltro non condivisa con la maggioranza consigliare presa dal sindaco Gambini, il gruppo Cut Liberi Tutti ha deciso di togliere l’appoggio al sindaco. Pertanto invita tutti i sostenitori che hanno avuto incarichi di rappresentanza a dimettersi. Il gruppo inoltre richiede ai propri consiglieri di passare all’ opposizione e di rimettere le deleghe ricevute».

Cosa accade? Chi segue la Crespini che sembra – in sintesi – affermare «Chi mi ama resti con me?». Ci sarà o no una crisi di giunta, un commissariamento e un ricorso alle urne verso giugno 2017, ovvero tra un anno?

La città si congelerà o no? Su come stiano le cose poco trapela al momento. Ma in nottata il consigliere Massimiliano Sirotti – che aveva abbandonato la riunione di Cut – ha dichiarato di non condividere le scelte del suo gruppo e di voler rimanere con il sindaco Maurizio Gambini, che a questo punto ha già la maggioranza. Che farà Marianna Vetri? Raggiungerla non è stato possibile, ma viene già data in avvicinamento a Gambini.

Ieri mattina le cose erano partite con toni felpati e a tratti... misteriosi con una riunione tra primo cittadino e il consigliere Sirotti e l’assessore Cangiotti (il consigliere Vetri ieri mattina era fuori città).

Si sa che la proposta sul piatto del sindaco a favore della Crespini era piuttosto pesante, un incarico importante e di prestigio. Secondo indiscrezioni, il gruppo di Cut dovrebbe aver chiesto il reintegro dell’assessore e vice sindaco Crespini nel suo ruolo e probabilmente anche un rimpasto di tutta la giunta.

Sono solo voci, come quella che vedrebbe ritornare in auge anche l’ex assessore Ciampi (la quale ha però “condiviso” su Facebook il post di Cut contro Gambini), con la quale Crespini aveva un rapporto positivo, ma qualcuno alle voci vuole credere.

La richiesta del ritorno di Crespini sarebbe però inaccettabile per il sindaco Gambini che ormai una decisione l’ha presa, con la revoca delle deleghe al vice sindaco. Nell’incontro, Crespini e Gambini avrebbero parlato e poi la riunione sarebbe continuata con la sola presenza di Sirotti e Cangiotti: se ormai è certo che Sirotti sosterrà Gambini, la decisione dell’assessore al Bilancio non è così sicura.

Come i colleghi di lista Vetri, Magnanelli, Ugolini, Cangiotti è nato politicamente con Francesca Crespini e non facile per lui, deve essere la decisione tra restare in una giunta che ha defenestrato il suo leader e andarsene lasciando il proprio lavoro a metà per la propria città.

Su queste tre persone (c’è anche il consigliere Enrico Magnanelli) sono puntati gli occhi della città ormai da giorni e forse è giunto il momento che gli amministratori della città smettano di giocare con il destino dei cittadini e di Urbino e prendano una decisione, la comunichino per poi andare avanti, qualunque sia l’esito.

In questa situazione di insofferenza per tutti, Sinistra Per Urbino fa un calcolo delle responsabilità: «Ogni lista civica ha impostato il proprio discorso elettorale sul superamento delle categorie di “destra” e “sinistra” nonché sulla fine delle distinzioni ideologiche. Si è diffusa l’idea che inseguendo un astratto interesse della città si potesse prescindere da una strategia, da un programma e da un patrimonio di valori».