Ravenna, offre soldi ai carabinieri per non essere arrestato

A Ponte Nuovo 41enne serbo reagisce durante un controllo e poi promette soldi e oggetti d'oro per restare libero. E' in carcere

Una pattuglia di Carabinieri

Una pattuglia di Carabinieri

Ravenna, 25 febbraio 2018 – Forse era ubriaco, di sicuro ora è nei guai. Perché i reati dei quali deve rispondere, sono di rifiuto a fornire le proprie generalità, di resistenza, di minaccia e di oltraggio a pubblico ma soprattutto di istigazione alla corruzione di carabinieri ai quali ha offerto, naturalmente invano, varie regalie pur di lasciar perdere.

Una notte come si suol dire ‘brava’ quella tra venerdì e ieri per un 41enne di origine serba da tempo residente a Ravenna. L’uomo si trovava in un bar di Ponte Nuovo assieme ad altri quando è stato controllato da una pattuglia del Radiomobile. Doveva essere un normale controllo: i carabinieri, durante un giro di perlustrazione del territorio, avevano deciso di fermarsi davanti a quel capannello di persone. E invece alla prima richiesta di documenti per la conseguente verifica in banca dati, ecco le prime avvisaglie di quanto sarebbe accaduto.

La tensione è salita in pochi minuti: l’uomo è cioè passato nel giro di breve dalle minacce alle spinte passando addirittura per gli sputi. Inevitabile a quel punto che i carabinieri gli ricordassero che la diretta conseguenza di quel comportamento, si racchiudeva tutta in una precisa parola: arresto. Ed ecco che allora l’uomo – prosegue l’accusa – si è inguaiato ancora di più arrivando a offrire 100 euro a testa se lo avessero lasciato andare.

Non senza fatica, è stato allora caricato sulla pattuglia e portato fino in caserma per tutte le formalità del caso. Ma nemmeno una volta qui sembra essersi ravveduto. Anzi, quasi da incallito giocatore d’azzardo, ha alzato la posta: non più contanti – che nemmeno aveva con sé – ma se lo avessero lasciato andare, avrebbe dato ai presenti catene d’oro, anelli, occhiali e perfino il cellulare. Sforzi naturalmente inutili che hanno solo contribuito ad aumentare il monte delle accuse. Il 41enne, difeso dall’avvocato Oreste Facciotto, come disposto dal pm di turno Lucrezia Ciriello è ora in carcere attesa di convalida.