Lugo, una macchina del tempo per volare nella Prima guerra Mondiale

Al Museo Baracca un simulatore di volo ricostruisce i paesaggi dei campi di battaglia e le sensazioni di pilotare uno Spad VII Lu. Sca.

Il simulatore di volo al Museo Baracca di Lugo (Foto Corelli)

Il simulatore di volo al Museo Baracca di Lugo (Foto Corelli)

Lugo (Ravenna), 26 marzo 2015 - Figura anche il museo ‘Francesco Baracca’ di Lugo tra i cinque luoghi emblematici per la storia del fronte dolomitico della Prima Guerra Mondiale, dove è possibile visionare uno degli altrettanti simulatori, collocati in modo permanente, realizzati nell’ambito di ALISTO - Ali sulla storia.

Si tratta di un progetto il cui scopo è quello di ‘volare’ sui campi di battaglia della Grande Guerra per conoscere e valorizzare il patrimonio storico dei territori che vissero quelle vicende. In sostanza, un progetto transfrontaliero che attua le sinergie tra ricerca storica e sviluppo della tecnologia software dei simulatori di volo (FOTO).

Come detto, i simulatori, tutti aperti al pubblico, sono cinque. Uno, come detto, è presente al museo ‘Francesco Baracca’ di Lugo, mentre gli altri quattro (due in Italia e altrettanti in Slovenia) sono collocati presso la Fondazione Jonathan Collection di Nervesa della Battaglia, il Comune di Monfalcone, il Fundacija Poti miru v Posocju di Kobarid/Caporetto e il Comune di Divaca.

Queste macchine ricreano il paesaggio storico con la mappatura sul modello digitale del terreno (DTM) delle foto aeree di guerra italiane e austro-ungariche e consentono di vedere dall’alto sia il paesaggio degli anni 1915-18, sia quello di oggi, percependone i valori storici e le trasformazioni, constatando a colpo d’occhio le profonde trasformazioni subite in un secolo dal paesaggio.

Il progetto ALISTO ha creato una sorta di macchina del tempo che permette a chiunque di sedersi sul sedile di uno SPAD VII e immaginare le sensazioni di chi con quel velivolo doveva partire in missione; anche senza essere esperti di aviazione, è facile rendesi conto di quanto fossero pochi ed elementari gli strumenti a disposizione del pilota per la condotta dell’aereo. Un indicatore di velocità, un altimetro, un paio di termometri e poco altro. Niente radio, nessun ausilio per la navigazione, niente bussola.

Per volare era necessario fare affidamento sulla vista e sulle sensazioni trasmesse dall’aereo, mentre per navigare era necessaria una buona conoscenza del territorio, oltre ovviamente a una certa visibilità. Il nemico peggiore era la nebbia, più pericolosa e temuta degli avversari.

Tutti i dati derivati dalla ricerca scientifica attuata per la realizzazione dei simulatori di volo confluiranno inoltre in mostre, testi e convegni e saranno organizzati in una banca dati condivisa pubblicata su un portale web. Sarà così salvaguardata e favorita la conoscenza della parte di patrimonio culturale oggetto della ricerca.

Maggiori informazioni sul progetto ALISTO sono disponibili sul sito www.alisto.eu

 

Lu. Sca.