Faenza (Ravenna), 17 novembre 2015 - Avvicinava le signore, che a volte erano le colleghe, altre volte le ignare clienti del centro commerciale Le Cicogne di Faenza, e le filmava sotto le gonne. Come ci riusciva? Per soddisfare le proprie fantasie aveva studiato un metodo ingegnoso: una piccola telecamera posizionata sulla scarpa. Un faentino di mezza età, padre di famiglia, è al centro di un’indagine della polizia postale di Bologna, con l’accusa di interferenze illecite nella vita privata. Ma è molto più grave quella per la quale si trova già a processo a Ravenna, detenzione di materiale pedopornografico.
Da una perquisizione a casa sua eseguita nell’ottobre 2011, – durante la quale gli fu trovato anche un fucile che gli è valsa una condanna in primo grado – la Postale trovò in un hard disk, tra una montagna di film a luci rosse, due file dai nomi inequivocabili, Lolitas e Young Filippines. Sullo stesso disco rigido c’erano altri 28 brevi filmati realizzati furtivamente con la microcamera con la quale spiava le donne.