Nominata la commissione d’accesso al comune di Brescello

Verificherà la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose

Il sindaco di Brescello Marcello Coffrini

Il sindaco di Brescello Marcello Coffrini

Reggio Emilia, 10 giugno 2015 - Il prefetto di Reggio Raffaele Ruberto ha nominato questo pomeriggio la commissione per effettuare l’accesso nel comune di Brescello, nella bassa reggiana, paese diventato famoso per i film di Peppone e don Camillo. Obiettivo della commissione è quello di prendere visione di tutta la documentazione del comune per valutare eventuali infiltrazioni mafiose. La richiesta è stata avanzata dal prefetto, sulla base di un’informativa dei carabinieri del comando provinciale di Reggio, al Ministero dell’Interno che ha autorizzato la nomina della commissione per procedere all’accesso.

Oggi pomeriggio la commissione – formata da Adriana Cogode, viceprefetto della prefettura reggiana, dal Giuseppe Zarcone, dirigente del servizio contabilità e gestione finanziaria della prefettura di Torino, e dal capitano dell’Arma Dario Campanella, comandante della compagnia di Castelnovo Monti – si è recata in comune a Brescello per notificare il provvedimento al sindaco di Brescello Marcello Coffrini e nei prossimi giorni inizieranno i lavori.

Proprio le dichiarazioni del sindaco di Brescello hanno suscitato i dubbi sulla situazione del Comune. Coffrini, infatti, parlando del boss Francesco Grande Aracri, condannato in via definitiva per associazione mafiosa, aveva detto che è una persona «gentile, tranquilla ed educata». Dopo quelle affermazioni ne è nato un caso politico, con l’intervento anche della Commissione antimafia e del Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella.

"Se Brescello fosse al sud, il Comune sarebbe già stato sciolto per infiltrazioni mafiose", aveva affermato recentemente lo studioso Vittorio Mete.