Reggio, stop del Coni al progetto di ampliamento del PalaBigi

Il Comune: delibera d'urgenza per i finanziamenti

Il cantiere di via Guasco (Foto Artioli)

Il cantiere di via Guasco (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 10 settembre 2016 - Il Coni ha dato uno stop al progetto di ampliamento del PalaBigi, mettendo in serio pericolo la tempistica di realizzazione delle opere: per questo motivo la Giunta comunale guidata dal sindaco Luca Vecchi, ha dovuto mettere in campo una delibera per aggirare il problema e sbloccare subito il mutuo concordato con il Credito sportivo, in modo da poter pagare regolarmente fin da subito gli anticipi alle aziende coinvolte nel progetto, come da contratto già stipulato.

Stando a quanto spiegano dal Comune, lo stop arriva perchè mancano alcune deroghe che devono essere date dalla Prefettura e dai Vigili del fuoco per rendere utilizzabile la struttura. Ad esempio, manca la deroga sul fatto che il Palasport non ha una rete di recinzione perimetrale obbligatoria per legge, ma che pare nessun impianto simile abbia in tutta Italia; c’è poi un problema con le dimensioni degli scalini, la cui larghezza dovrebbe essere di 30 centimetri più ampia rispetto allo stato di fatto attuale. Probabilmente queste situazioni sono la conseguenza dell’anzianità della struttura.

Un problema di burocrazia, quindi, mette i bastoni fra le ruote all’ampliamento del Palasport: la vicenda è raccontata da una delibera di giunta dello scorso 8 settembre. Il Municipio ha dovuto mettere in campo una strategia d’urgenza: chiedere i soldi al credito sportivo (1 milione e 431 mila euro), per non creare intoppi ai lavori, senza l’ok del Coni al progetto; e, allo stesso tempo, lasciare attivo un binario di lavoro con il Coni stesso per cercare di sbloccare la situazione sul fronte progettuale. Infatti, come si legge nella delibera di giunta, il mancato ok del Coni ha un costo per l’amministrazione, visto che il via libera avrebbe più che dimezzato il costo degli interessi sul prestito.

"Il dirigente in Staff del Servizio Finanziario - si legge nella delibera - ha attivato la richiesta di mutuo al Credito Sportivo che si è dichiarato disponibile a stipulare unmutuo a 20 anni a un tasso fisso irs a 12 anni + 1,3% con un eventuale contributo in conto interessi dello 0,70 a riduzione del tasso nel caso di parere favorevole del Coni sulla durata di 15 anni e spalmato sui 20 anni di ammortamento".

Il problema è che "la Commissione Impianti sportivi del Coni - si legge in delibera - non ha espresso parere favorevole sul progetto e pertanto si rende necessario istruire una nuova pratica presso il Coni per ottenere il parere favorevole; le criticità rilevate dalla Commissione non si riferiscono al progetto di ampliamento ma all’edificio esistente del 1967".

"Per ottenere il parere favorevole della commissione impianti sportivi del Coni - si legge nel documento - sarà necessario realizzare alcuni interventi nell’edificio esistente utilizzando le somme per imprevisti presenti nel Quadro Economico di progetto; non sarà però necessario modificare il progetto di Ampliamento e Riqualificazione perché su questo non è stata rilevata alcuna criticità".