Boretto: dopo il furto, il sindaco s’appella ai ladri

Massimo Gazza: «Lo scooter è di mio padre, restituitelo e vi perdoneremo»

Lo scooter rubato

Lo scooter rubato

Boretto (Reggio Emilia), 3 agosto 2015 - Neppure l’abitazione della famiglia del sindaco è stata risparmiata dall’azione dei soliti ignoti. Ieri notte, poco dopo le 24, qualcuno si è introdotto all’interno del garage dell’abitazione dei genitori di Massimo Gazza, primo cittadino di Boretto, allo scopo di rubare uno scooter Piaggio X8 di colore grigio, di proprietà del padre del sindaco.

Lo stesso primo cittadino era in casa: «Ero da poco tornato dal concerto degli Uriah Heep, che si era svolto all’ex cantiere Arni nonostante i problemi di maltempo, e stavo leggendo prima di addormentarmi. Ho sentito un rumore – racconta – e poi una moto che veniva avviata. Ma non ho neppure ipotizzato che poteva trattarsi del Piaggio di mio padre, appena stato rubato».

Solo più tardi ci si è accorti del furto e sono stati avvisati i carabinieri. Enorme la rabbia e l’amarezza del proprietario della moto. E il sindaco ha lanciato un appello attraverso la sua pagina Facebook: «Tu che stanotte hai varcato la soglia della casa dei miei genitori e hai rubato la moto di mio padre, sappi che violare la casa di due nati nel 1945 è un atto di disumanità, che una moto rubata non riesci a venderla se non al costo del ferro, che se la vuoi lasciare da qualche parte o riportarla al suo posto, noi siamo pronti a perdonarti…».

In effetti, un simile motociclo usato, immatricolata già alcuni anni fa, non può avere un elevato valore, soprattutto sul mercato clandestino. E non mancano su Facebook i commenti, anche molto duri e severi, di tanti cittadini di Boretto e dintorni, raccontando anche di altri furti. «Che brutta gente! La settimana scorsa hanno rubato un climatizzatore nella macchina chiusa. Purtroppo siamo tutti sulla stessa barca». La zona, infatti, negli ultimi tempi non è stata risparmiata dalla microcriminalità in generale.