Cadavere mummificato, il corpo è della ragazza sparita da Misano

Maria Pia Galanti, 19 anni, è morta da almeno due mesi

Maria Pia Galanti

Maria Pia Galanti

Rimini, 10 novembre 2016 - Maria Pia Galanti, 19 anni, di Misano. E’ suo il cadavere mummificato trovato il 24 ottobre scorso in un container alla stazione di Santarcangelo. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli, sono riusciti a svelare il mistero grazie alla scienza, anche se nessuno sa ancora come è morta. Fino all’ultimo i genitori, che avevano fatto denuncia di scomparsa il 16 settembre scorso, hanno sperato che non fosse lei e ancora adesso si dicono convinti che no, non si tratta di Maria Pia. Ma per gli inquirenti non ci sono dubbi: il corpo è suo, quello di una figlia che ormai da tempo non riuscivano più a gestire, intrappolata nel tunnel della droga.

Una ragazzina inquieta, Maria Pia. E’ da quando era minorenne che i carabinieri erano stati costretti a correre da quella famiglia per le sue intemperanze. Una ribelle come ce ne sono tante alla sua età, ma che a un certo punto aveva infilato la strada sbagliata. Il padre e la madre avevano fatto di tutto per cercare di aiutarla, ma non ascoltare è una prerogativa dei giovani. All’ennesima chiamata di allarme perchè aveva aggredito i genitori, erano stati gli stessi militari che d’ufficio avevano deciso di chiedere al giudice il suo allontamento dalla famiglia. Così, circa un anno fa, per un po’ Maria Pia era andata a stare con la zia. Con il tempo le cose sembravano essersi sistemate, e qualche mese fa era tornata a casa per andare a lavorare con i genitori che fanno i commercianti. Ma la tranquillità era durata poco, la ragazza aveva ricominciato con la sua vita sregolata. Entrava e usciva da casa, stando via per giorni e soprattutto frequentando un giro di nordafricani legati allo spaccio di stupefacenti. Non aveva niente, dicono, nemmeno i vestiti che le prestavano le amiche. Ogni tanto però tornava a casa o si faceva sentire.

Poi, dai primi di settembre più nulla. I genitori l’avevano cercata ovunque, sperando che come sempre prima o poi tornasse a casa, ma alla fine si erano decisi a denunciarne la scomparsa. Quando è stato trovato il corpo nel container, si sono precipitati in caserma: Maria Pia era scomparsa, dovevano sapere se il corpo era quello della figlia. Impossibile dare una risposta subito, le condizioni del cadavere erano tali da non rederla riconoscibile. Poi due degli oggetti trovati nel container, un paio di scarpe da tennis e un anello, erano stati riconosciuti da un nordafricano come quelli di Maria Pia. La conferma definitiva è arrivata nei giorni scorsi, grazie ad altri accertamenti tecnici. Per tutto questo tempo il padre e la madre sono stati con il fiato sospeso, vivendo nel terrore che qualcuno bussasse alla loro porta per dare loro quella notizia che si rifiutano di accettare.