Rimini, 20 novembre 2017 - Giustizia per Mario. Perché è «come se l’avessero ucciso due volte», dicono amici e familiari. Mario Mastrorillo è morto il 31 agosto dopo un anno di agonia, per le gravi ferite riportate nell’incidente dell’11 settembre 2016 a Torre Pedrera.
Quella sera Mario, che faceva il cameriere in un ristorante, venne falciato da un’auto pirata: alla guida della macchina c’era un albanese di 22 anni, residente a Bellaria, che si è costituito due giorni dopo, quando ha capito che era stato ormai individuato.
Il ragazzo al volante, si è scoperto poi, non ha la patente di guida in Italia. Eppure anche dopo l’incidente costato la vita a Mario, morto a soli 28 anni, ha continuato a mettersi al volante, come se nulla fosse, facendosi prestare la macchina da amici. Fino a quando, due settimane fa, non è stato fermato dai vigili di Bellaria.
«È scandaloso che questa persona continui a guidare, dopo quello che ha fatto a Mario. Ha travolto una persona senza soccorrerla e causandone la morte, non si è mai scusato e nonostante tutto va ancora in giro in macchina senza la patente», attaccano i parenti di Mario (che è originario di Gravina di Puglia, dove vive la famiglia) e gli amici che il giovane si era fatto a Rimini.
Non solo: gli avvocati della famiglia Mastrorillo, Marco e Monica Lunedei, hanno depositato alla Procura di Rimini una memoria corredata da video e foto che mostrano il giovane albanese mentre è ancora alla guida, anche nei mesi dopo l’incidente. Foto e video in cui l’albanese pare quasi vantarsi, nonostante non abbia la patente. «Lo ha fatto anche di recente – incalza Filippo, un amico di Mario – facendosi una diretta mentre era alla guida. E’ come se Mario venisse ucciso per la seconda volta».
La guida senza patente non è più reato, da tempo. Al giovane albanese, quando i vigili di Bellaria l’hanno fermato alcuni giorni fa, è stata fatta una multa. Gli agenti lo avevano notato altre volte, perché quando il giovane vedeva una pattuglia cambiava sempre frettolosamente strada. Fino a quando, qualche giorno fa, i vigili l’hanno seguito con discrezione e sono riusciti finalmente a fermarlo e sanzionarlo.
Il giovane di Bellaria è indagato per omicidio stradale, a maggio si terrà la prima udienza. Ma nel frattempo, dopo che è stato fermato dalla polizia municipale di Bellaria per guida senza patente, è stato segnalato alla Procura di Rimini per il suo comportamento. «Chiediamo soltanto giustizia per Mario», ripetono familiari e amici.