Insulti razzisti al collega di lavoro

"Ti sfrutto come uno schiavo": capo reparto denunciato da un operaio senegalese

Operaio senegalese nel mirino del caporeparto

Operaio senegalese nel mirino del caporeparto

Rimini, 26 marzo 2015 - «IO QUELLI come te li tratto da schiavi» gli diceva il suo caporeparto. «Sei solo un negro di m.» aggiungeva spesso e volentieri. Le offese che aveva dovuto ingioiare il povero Mohamed, senegalese di 35 anni, in fabbrica erano ormai diventate quotidiane. Mohamed non è il vero nome del giovane, ma è verissima la denuncia che poco prima di Natale si è deciso a fare contro il suo aguzzino, un trentaseienne originario delNapoletano, ma residente a Rimini da tanti anni e suo superiore in fabbrica.

A farlo precipitare dai carabinieri per confezionare un regalo da mettere sotto l’albero al collega di lavoro con la passione per le frasi razziste, era stata una minaccia, ma di morte questa volta.

«SE MI fai perdere il posto di lavoro ti mando in Senegal dentro una bara» gli aveva detto quando l’africano lo aveva invitato a smettere con le sue odiose offese, altrimenti le avrebbe riferite alla direzione aziendale.

Ora il napoletano è indagato per ingiurie e minacce gravi con in più l’aggravante dell’intolleranza razzista che aumenta la pena della metà. E’ la legge Mancino del ‘93 che prevede l’aggravamento delle pene in caso di discriminazione religiosa o razziale.

L’INDAGINE del pm Davide Ercolani è stata affidata ai carabinieri di Viserba perchè identifichino il denunciato e ascoltino i testimoni. A quanto infatti racconta l’operaio senegalese in più occasioni le offese gli sarebbero state rivolte dal caporeparto anche in presenza di un paio di colleghi di lavoro.

Mohamed, integrato nella realtà locale, lavora nella fabbrica riminese con un contratto a tempo inderteminato già da due anni e non avrebbe certo voluto andare in rotta di collisione con il collega. Questo almeno è quanto afferma, ma il fatto che le offese siano passate dal razzismo legato a parole come ‘schiavo’ e ‘negro’ a minacce ninte affatto velate di morte, lo ha parecchio preoccupato. Di qui la denuncia presentata ai carabinieri ormai tre mesi fa.