La campanella suona per tutti

Stefano Muccioli

Stefano Muccioli

Rimini, 14 settembre 2014 - Domani  suona la campanella: i 42mila studenti della provincia tornano a scuola. Non troveranno molte novità: tante chiacchiere, nessuna riforma. I primi a finire dietro la lavagna sono proprio i politici. Ma se Roma non si muove, dobbiamo farlo noi. Su istruzione e formazione non si scherza. Servono risorse economiche e più attenzione alle esigenze dei ragazzi e dei loro insegnanti. In un quadro nazionale che non aiuta, diventa indispensabile costruire percorsi per avvicinare i giovani al mondo del lavoro.

E’ tempo di esami per tutti. Dopo un’estate piovosa, si annuncia un autunno bollente. Molte aziende sono allo stremo: già in cinquanta, dall’inizio dell’anno, hanno portato i libri in tribunale. La disoccupazione dilaga. Diventa sempre più difficile, in queste condizioni, sperare in un domani migliore. Lamentiamoci pure, ma senza esagerare: si soffriva molto di più nel settembre di 70 anni fa, quando le truppe alleate liberarono il Riminese dopo settimane di violentissimi combattimenti. Il passaggio del fronte lasciò una terribile scia di morte e distruzione.

Ma dopo quella tragedia iniziò un periodo di benessere e progresso di cui godiamo ancora i frutti. La lezione della storia ci invita all’ottimismo per il futuro dei nostri ragazzi: se ce l’hanno fatta i nonni, possono riuscirci anche i nipoti.