Rimini, 29 luglio 2016 - "Lei non sa chi sono io, vi faccio trasferire». E giù insulti e minacce ai carabinieri che più cercavano di calmarlo e peggio era. Protagonista del pandemonio, un noto imprenditore riminese organizzatore di eventi, che i militari sono ora decisi a denunciare.
Teatro dei fatti, la discoteca Villa delle Rose. Sono quasi le quattro e mezza di martedì mattina e la gente sta ancora ballando quando una ragazza si mette a gridare. Qualcuno ha allungato le mani e le ha alzato la maglietta, lasciandola come mamma l’ha fatta. Non solo, ma secondo il racconto dei testimoni, alle rimostranze della giovane, l’uomo le strappa letteralmente la maglia di dosso. A quel punto parte il parapiglia e un attimo dopo arrivano gli addetti alla sicurezza che chiedono spiegazioni. Il ‘burlone’ in questione è un imprenditore piuttosto famoso, e insieme all’amico attacca una discussione fin troppo animata. A vederli non sembrano esserci dubbi sul fatto che i due hanno alzato parecchio il gomito, e vista la situazione, gli agenti decidono di chiamare i carabinieri. Mentre il primo dopo la bravata sembra essersi calmato, l’amico arrivato a dargli manforte sta decisamente superando il limite.
I due vengono invitati a uscire dal locale, e una volta fuori si trovano davanti i carabinieri, arrivati nel frattempo. Alla vista delle divise, l’amico che è ancora parecchio arrabbiato per l’«oltraggio» della cacciata, dà in escandescenza, e l’effetto è quello di un drappo rosso davanti a un toro. Quando i militari gli chiedono di qualificarsi, lui dà la stura a una sfilza di insulti e minacce che li lascia interdetti. I carabinieri cercano di riportarlo a più miti consigli, con il risultato di sentirsene dire di tutti i colori. Dal «carabinieri di m...» al «vi faccio trasferire...» per finire «voi non sapete con chi avete a che fare». Una frase che è la ciliegina su una torta che ha già abbondantemente passato il segno. Nonostante i tentativi delle divise di calmarlo e dare un taglio a quel rosario di ingiurie, l’uomo continua con il suo sproloquio, puntando il dito sui carabinieri.
A quel punto l’identificazione dello scalmanato parte d’ufficio, mentre lui continua con le proteste e gli insulti, come se si trattasse di lesa maestà. I carabinieri scoprono che è un noto imprenditore della zona e sembra non sia nuovo a queste intemperanze. Con la differenza che questa volta sono decisi a non fargliela passare liscia. Ieri pomeriggio i carabinieri stavano ancora raccogliendo le testimonianze delle persone che hanno assistito alla sceneggiata. Finito con loro, scatterà la denuncia per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Nel caso della ragazza alla quale sarebbe stata strappata la maglietta in pista, invece, stanno ancora aspettando che la giovane si presenti in caserma per fare denuncia.