Processo Zinnanti: si è impiccato il testimone chiave

Il 43enne reggiano si è tolto la vita nello stesso luogo, il parco della Cava, in cui si trovava due anni fa quando l’imputato avrebbe tentato di uccidere un antiquario riminese

Il momento dell’arresto di Zinnanti per l’omicidio Bernabini

Il momento dell’arresto di Zinnanti per l’omicidio Bernabini

Rimini, 18 settembre 2014 - Si è impiccato il mese scorso il testimone chiave nel processo a carico di Marco Zinnanti per il tentato omicidio di un antiquario riminese di 56 anni nel parco della Cava di Rimini. La notizia si è diffusa solo oggi. Alessio Filippi, 43 anni, originario di Reggio Emilia, questa mattina avrebbe dovuto testimoniare nell'ambito del nuovo procedimento nei confronti di Zinnanti (già condannato a 30 anni per l'omicidio di un tassista a Covignano nel settembre 2012).

La notte dell'aggressione a colpi di pistola, il 17 giugno del 2012, Filippi stava dormendo nel parco. Secondo le indagini del sostituto procuratore Davide Ercolani, si trattò di una aggressione a sfondo omofobico. Filippi quella notte era stato svegliato da un rumore che poi aveva associato allo sparo di alcuni petardi e aveva visto una persona scappare. Ma non ha mai detto di aver visto Zinnanti. La sua testimonianza e' stata comunque acquisita dal tribunale.

Filippi, che aveva appena perso il lavoro in una ditta riminese, solo e senza una casa, si è tolto la vita lo scorso 22 agosto impiccandosi ad un albero del parco della Cava non lontano da dove due anni fa avvenne l'aggressione. L'indagine sul suicidio e' stata archiviata, sul corpo e' stato ritrovato un messaggio non ha lasciato dubbi sulle cause della morte.