Terremoto, cinque anni dopo Cento smonta le ultime 'casette'

Per una trentina di persone che ancora non sono potute rientrare nelle proprie abitazioni è stata trovata una soluzione alternativa

Moduli abitativi utilizzati in Emilia per l’emergenza post terremoto

Moduli abitativi utilizzati in Emilia per l’emergenza post terremoto

Cento (Ferrara), 29 maggio 2017 - Il Centese, a cinque anni dal sisma, ha detto addio ai moduli abitativi provvisori che avevano ospitato le famiglie che hanno perso le loro case, danneggiate dalle scosse.

Dei quarantaquattro container arrivati sul territorio (l’unico a dotarsi delle strutture, ribattezzate col nome di Map) nel 2012, ne erano rimasti otto: tre a Cento, due a Casumaro e tre ad Alberone, per un totale di ventotto persone residenti, di cui dieci minori.

Per i nuclei familiari, in attesa degli interventi di ripristino dell’agibilità delle abitazioni, di proprietà, in affitto o in comodato, è stata trovata una soluzione abitativa attraverso l’acquisizione al patrimonio di Edilizia residenziale pubblica di nove unità immobiliari con risorse finanziarie regionali volte proprio a questo impiego.

La Regione renderà i Map alla ditta Falcone di Cuneo. Lo smontaggio è previsto entro questo mese da parte dell’azienda fornitrice Pagin srl, attualmente impegnata nella costruzione di un centro commerciale provvisorio ad Amatrice. Il destino dei moduli, anche centesi, è infatti quello di essere reimpiegati nelle zone terremotate del Centro Italia.

v. f.