Ancona, funzionaria del tribunale aggredita in ufficio

Il racconto choc della direttrice della Cancelleria civile

Polizia in tribunale

Polizia in tribunale

Ancona, 25 luglio 2019 - Va a prendere un fascicolo in tribunale ma l’attesa si trasforma in una aggressione ai danni della direttrice della cancelleria civile. La funzionaria, originaria di Jesi, è stata presa per un braccio, strattonata e insultata.

E’ dovuta intervenire la polizia ieri mattina a Palazzo di Giustizia dove un utente, un 71enne, anche lui jesino, dopo aver fatto la fila, voleva visionare subito un fascicolo che riguardava una causa dove la parte interessata era la moglie.

Insieme a lei è entrato negli uffici al secondo piano, attorno alle 10.30, e pretendeva attenzione. «Che ci vuole a stampare una copia, vi do tutti i soldi», ha detto lo jesino. In pochi minuti la situazione è degenerata. Sono volate parole offensive. «Siete dei delinquenti», avrebbe continuato l’uomo apostrofando il personale che in quel momento stava lavorando.

«Io ho un problema, adesso mi dovete ascoltare». Le urla dell’utente hanno attirato l’attenzione della direttrice che gli è andata incontro. «Ho sentito quell’uomo che alzava la voce – racconta Maria Luisa Cerioni, direttrice della cancelleria civile –, stava insultando tutti. Gli ho detto che così non andava bene e che doveva stare calmo ma lui voleva un fascicolo subito, cosa che non era possibile perché va fatta una apposita richiesta e poi si torna a prenderlo». L’utente si era rivolto prima allo sportello dove un altro addetto dell’ufficio gli aveva detto che poteva prendere una parte di quello che gli serviva ma l’anziano non si sarebbe accontentato. «Era anche un fascicolo a nome della moglie – continua la direttrice – ma le pretese erano le sue. Mi sono avvicinata dicendogli di cambiare modo e chiedendogli di uscire ma lui continuava a insultarci. Arrivato alla porta si è girato e mi ha preso per un braccio strattonandomi e girandomelo. Poi si è messo a urlare ‘Non mi metta le mani addosso’ quando in realtà era lui che lo stava facendo su di me. Mi ha lasciato anche un segno rosso. Io ho guardato la moglie e le ho detto guardi che è suo marito che mi sta aggredendo ma la donna mi ha risposto ‘No, è lei che lo sta facendo’. Alla fine sono usciti, intanto avevamo chiamato la polizia».

Quattro poliziotti delle Volanti hanno raggiunto la cancelleria civile per parlare con la direttrice, che si è riservata di farsi visitare in pronto soccorso. Moglie e marito si erano allontanati. «Farò una denuncia in Procura – ha detto Cerioni – quella persona è pericolosa. Certe cose non devono accadere».