Conero dance festival, evento da grandi numeri "Tanto amore e sacrifici"

Cristiano Marcelli, presidente e direttore tecnico della ‘Luna’: "Abbiamo deciso di procedere davanti alla tempesta e alla fine siamo stati premiati"

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Tra i grandi eventi che hanno caratterizzato l’estate anconetana c’è la quattordicesima edizione del ‘Conero Dance Festival’, iniziativa dell’associazione La Luna Dance Center. Sono i numeri a dirlo: 1.222 spettatori, cinque spettacoli, due eventi artistici, una conferenza, cinque location di Ancona coinvolte, ventiquattro coreografi, centosette ballerini partecipanti al campus provenienti da ventotto città italiane di nove regioni e da sette paesi esteri.

Per questo Cristiano Marcelli, presidente e direttore tecnico della ‘Luna’ rivolge "un grazie di cuore a tutto il nostro staff, al Comune, al Goethe Institut, ai coreografi, ai ballerini e a quanti amano e supportano questo progetto. Per traghettarlo sul mare della pandemia sono stati necessari coraggio, sacrifici, speranza e tanto amore. E c’è ancora da tenere il timone ben saldo". Marcelli ricorda che "la prossima edizione sarà il giro di boa del 15esimo anno, i gruppi da Panama, Messico e USA stanno preparando il loro ritorno, assieme ad alcuni big che mancano dal 2020. Questa passione condivisa ci ha fatto decidere davanti alla tempesta di premere l’acceleratore anziché il freno: a settembre porteremo le nostre attività anche a Filottrano e Jesi, nell’intenzione di moltiplicare le possibilità per i ballerini, i coreografi, gli insegnanti della nostra community, così come per il nostro network di collaboratori, partner e pubblico in questo viaggio all’infinita scoperta della natura umana".

Nell’estate della ‘Luna’ è spiccata una stella, Malou Airaudo, "una delle più grandi danzatrici e coreografe del mondo. Da tanto tempo volevamo portarla ad Ancona, e quest’anno ci siamo riusciti. Per noi è stato un onore". La Airaudo dal 1973 ha lavorato con la mitica Pina Bausch al Tanztheater Wuppertal, in Germania, di cui diventò una delle figure chiave. Lei e Rainer Behr hanno tenuto un workshop con quaranta danzatori da cui è nata una performance presentata al pubblico al Teatro delle Muse.

r. m.