SARA FERRERI
Cronaca

Gli citofonano per scherzo. Lui pesta il giovane sbagliato

Jesi (Ancona): il condomino, infastidito dalle scampanellate, è sceso in strada con un bastone . A farne le spese un sedicenne estraneo all’accaduto, che ha denunciato.

Il ragazzino picchiato, accompagnato dai genitori, ha sporto denuncia

Il ragazzino picchiato, accompagnato dai genitori, ha sporto denuncia

Jesi (Ancona), 11 giugno 2024 – Un gruppetto di ragazzi, di sabato sera, attorno alle 22,30 inizia a suonare per scherzo i campanelli e poi si da’ precipitosamente alla fuga. Due condòmini si arrabbiano a tal punto da scendere in strada, uno dei due con un bastone in pugno. E giù botte ai ragazzini. Solo che a farne le spese è il gruppetto "sbagliato" di ragazzi, non quelli che avevano fatto suonare i citofoni ma un altro di 16 anni jesino, che, per caso, si trovava a passare proprio lì con i propri amici.

E’ accaduto sabato scorso, alle 22,30 lungo viale Verdi, di fronte al muraglione dello stadio comunale Carotti. Uno dei minorenni minacciati dall’uomo sceso dal suo appartamento, uno di quelli del secondo gruppo, quindi per nulla colpevole di aver fatto suonare i citofoni, colpito dalle bastonate è rimasto ferito ed è ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani.

Era sotto choc per l’improvvisa e immotivata aggressione avvenuta in quello che sembrava un normale sabato sera. Illesi i suoi amici che sono riusciti a dileguarsi in tempo. Mentre del primo gruppetto, quello che si divertiva a suonare i campanelli si erano sin da subito, prima che l’uomo scendesse in strada col bastone, perse le tracce.

Il classico scherzo da ragazzini nell’attaccarsi ai campanelli per poi scappare a gambe levate. Uno scherzo che però stavolta è costato caro ad un sedicenne che non lo aveva neppure pensato. Il ragazzo ferito, oltre ad un forte choc, ha riportato diverse ecchimosi ed è stato dimesso con tre giorni di prognosi, salvo complicazioni. E’ stato accompagnato dai genitori in caserma dai carabinieri a denunciare l’aggressione subita. Il condòmino è stato identificato dai carabinieri e sarà chiamato alle proprie responsabilità. L’altro adulto che era con lui, invece, non avrebbe partecipato all’aggressione.

Ancora increduli per tanta furia gli amici del ragazzino che ha avuto la peggio e ha capito solo dopo il perché di quell’aggressione.

Un precedente simile risale a febbraio dello scorso anno quando un gruppo di ragazzi ha suonato i campanelli per scherzo in un’altra zona della città: via San Marcello. Anche qui un signore era sceso in strada ma con una pistola in mano.

"Ti faccio esplodere la testa", avrebbe detto ad un 12enne, il primo di un gruppo di bambini che l’uomo aveva raggiunto. Li aveva rincorsi infastidito dallo scherzo che i ragazzini gli avevano fatto, suonando al citofono della sua abitazione.