Il Comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio, a ventiquattro ore dalla seduta del consiglio comunale, è tornato sull’argomento: "Il Tar, al quale abbiamo presentato ricorso dopo che il sindaco Olivetti ci ha invitato ad avviare un conflitto giudiziario, ha semplicemente preso atto che l’antenna è già stata realizzata. Pertanto, di fronte al fatto compiuto, il Tar non ha concesso la sospensiva sul presupposto che non vi erano lavori da fermare. E questo perché il Comune ha tenuto all’oscuro la cittadinanza fino alla realizzazione del cantiere – scrivono - Nessuna conferma dunque da parte del Tar della posizione scivolosissima dell’ufficio urbanistica, vero dominus dell’intera istruttoria alla quale il Suap si è dovuto uniformare senza svolgere alcun approfondimento. La decisione dunque di autorizzare l’installazione dell’antenna nel punto più panoramico della città e nell’ambito della fascia di tutela ambientale, è tutta del Comune di Senigallia per il tramite dei responsabili dell’ufficio urbanistica, nell’ambito del quale le posizioni organizzative sono di nomina proprio del sindaco. Il quale, dopo aver confermato al Comitato che, dopo 4 anni di amministrazione, non esisteva un piano delle antenne, ha scaricato ogni responsabilità sugli uffici. Così rinunciando (non senza furbizia) a svolgere la funzione politica e amministrativa di sindaco".
CronacaIl comitato: "Comune responsabile di tutto"