GIUSEPPE POLI
Cronaca

Il grande cantiere. Mercato delle Erbe, malumore tra i banchi. E c’è chi non riaprirà

Nel mirino degli operatori la convivenza con i lavori previsti fino a marzo 2026. Spaventano le spese per mettersi al passo coi tempi e in regola con le nuove norme

Il grande cantiere all’interno del Mercato delle Erbe in corso Mazzini

Il grande cantiere all’interno del Mercato delle Erbe in corso Mazzini

Ancona, 23 gennaio 2025 – Al Mercato delle Erbe proseguono i lavori. Silenziosamente o quasi, di giorno, per alzare i giri del motore nel pomeriggio, quando le attività hanno già abbassato le saracinesche. L’intervento restituirà alla città uno spazio completamente rinnovato, un contenitore che diventerà multifunzionale, ampliando i propri spazi, quelli al piano superiore, in direzione dell’accoglienza enogastronomica e della promozione delle eccellenze marchigiane, cercando di mantenere tutte le attività presenti al momento.

Le sfide della trasformazione

Non sarà facile, però, perché il malumore, all’interno del mercato, sembra diffondersi con il passare dei giorni. Come se si autoalimentasse tra le difficoltà di dover condividere gli spazi con un cantiere, i suoi rumori, la sua polvere, le sue pareti temporanee e i suoi percorsi obbligati. La nuova declinazione del mercato, infatti, porterà qualcuno a chiudere. Impossibile affrontare le spese per mettersi al passo coi tempi e in regola con le nuove norme. Per fare, in altre parole, ciò che non è stato fatto finora. E per affrontare la nuova sfida, quella del contenitore multifunzione. Che non piace a tutti.

Reazioni e commenti dell'assessore Tombolini

L’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, però, non capisce la ragione del malumore: "Inizialmente avevamo sospeso l’inizio dei lavori per delocalizzare gli operatori – ripercorre l’assessore –, perché ritenevamo che la coabitazione del cantiere con la vendita potesse innescare delle problematiche. Allora abbiamo mostrato i locali che avremmo allestito a nostro carico, e abbiamo presentato tutte le condizioni di esercizio, ma gli esercenti hanno optato per restare. Poi li abbiamo portati di sopra per lavorare di sotto, tutto con la massima collaborazione".

Però la piena e completa soddisfazione di tutti non c’è mai stata: "Ma mi pare che l’impresa ce la stia mettendo tutta – prosegue Tombolini –. Adesso la Cna vorrebbe un ristoro per la riduzione dei fatturati. Mi risulta una cosa strana. Capisco il senso di difficoltà ma credo che sia più che naturale".

Innovazioni nel progetto

Tra l’altro, rispetto al progetto iniziale, sta per intervenire anche una novità: "Abbiamo modificato la tipologia di trattamento delle superfici metalliche – spiega l’assessore –. Era prevista una sabbiatura, ma siccome prima di cominciare abbiamo fatto una prova e verificato che era incompatibile con l’attività commerciale, per tutelare la salute di chi sta dentro abbiamo cambiato e definito con l’impresa un intervento di criosabbiatura, a bassissima temperatura, che non produce polvere, con rifiniture al microlaser per eliminare punti non intaccati dalla criosabbiatura. C’è la volontà di consentire a tutti di vivere nelle migliori condizioni un cantiere che sta andando avanti in maniera sostenuta".

Prospettive future

Il Mercato delle Erbe sarà ultimato entro marzo 2026, a meno di sorprese. Nel frattempo servirà anche capire come saranno assegnati gli spazi superiori, quelli destinati al settore enogastronomico: c’è chi pensa che sia già stato tutto deciso, ma Tombolini nega, invocando invece uno specifico progetto di gestione in tal senso.