SARA FERRERI
Cronaca

Jesi, botte e violenze sessuali su donne psichiatriche: arrestata la moglie dell'86enne

Salirebbero a nove le vittime della casa degli orrori. La donna che gestiva la struttura avrebbe ferito all'orecchio una paziente portata al pronto soccorso. Incastrato dalle teleamere l'anziano è stato sorpreso mentre abusava di una delle ospiti

In azione anche la polizia di Fabriano oltre alla squadra mobile di Ancona

In azione anche la polizia di Fabriano oltre alla squadra mobile di Ancona

Jesi (Ancona), 18 aprile 2024 – Botte e abusi sessuali su donne affette da gravi patologie psichiatriche, arrestata anche la moglie del gestore 86enne della struttura, finito in manette il giorno prima. E non si escludono nuovi risvolti. Quanto sta emergendo è una vera e propria casa degli orrori che dal 2018 veniva gestita, in via del Verziere, dalla moglie dell’anziano che la nella gestione. Salgono a nove le vittime. I poliziotti della squadra mobile di Ancona e del commissariato di Fabriano, lunedì hanno tratto in arresto l’86enne italiano, colto in flagranza del reato di violenza sessuale aggravata ai danni di una donna affetta da gravi patologie psichiatriche, ospitata nella struttura riabilitativa residenziale privata di Jesi. L’uomo approfittando e strumentalizzando la sua posizione di preminenza, in qualità di responsabile/gestore della struttura, da un anno, molestava e abusare sessualmente non solo di quella donna ma anche delle altre ospiti che si sono avvicendate nella struttura. L’indagine trae origine da una segnalazione indirizzata alla Procura con cui si portava a conoscenza di gravi fatti segnalati all’interno della residenza di via del Verziere, raccontati da una delle pazienti nel corso di un colloquio al centro di Salute Mentale di Jesi. Durante il colloquio, la paziente, in modo dettagliato, descriveva le condizioni abitative a cui erano sottoposte le ospiti: utilizzo scarsissimo del riscaldamento nei mesi invernali, lucchetti alle finestre e porte chiuse a chiave nelle ore notturne, senza accesso alle chiavi e al telefono, in assenza di una figura notturna di supporto, punizioni con sottrazioni di cibo e a volte corporali, percosse, calci e pugni, da parte dei coniugi gestori della struttura. L’8 aprile scorso un’altra paziente, alloggiata in questa struttura, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Jesi con ferita al lobo dell’orecchio destro, asseritamente provocata dalla titolare della struttura che, con violenza, le aveva afferrato l’orecchio per punirla, provocandole una ferita all’attaccatura cutanea dell’orecchio. Mercoledì all’esito dell’arresto in flagranza dell’uomo, eseguito all’interno della predetta struttura mentre lui abusava sessualmente di una paziente, il gip ha convalidato il provvedimento precautelare adottato nei confronti dell’86enne e disposto nei suoi confronti e nei confronti della moglie, gli arresti domiciliari: quest’ultima in merito ai plurimi episodi di maltrattamento e lesioni personali commessi in danno delle donne ospitate.